Dichiarazione dell’Onu pro Artsakh. L’Italia non firma

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite esprime preoccupazione e condanna l'Azerbaigian. Firmano 34 Paesi, ma non il nostro

Armeni fuggono dall’Artsakh dopo l’attacco dell’Azerbaigian, 26 settembre 2023 (Ansa)

Come riferito da Armenpress, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite riunito a Ginevra ha espresso profonda preoccupazione per la grave crisi umanitaria dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh). La dichiarazione è stata sottoscritta da 34 paesi, tra cui gli Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, ma non dall’Italia (che è così in buona compagnia con Russia e Turchia).

Nella dichiarazione si esprime sconcerto per quanto accaduto e per le condizioni della popolazione. Si parla dell’esodo di oltre 100 mila persone e si indica esplicitamente come causa di questa tragedia «l’operazione militare dell’Azerbaigian avviata il 19 settembre» e il blocco del corridoio di Lachin «che ha portato a condizioni umanitarie disperate». Il documento chiede che siano salvaguardati i diritti degli armeni, il rispetto del diritto internazionale e che siano avviate indagini tempestive, indipendenti e trasparenti.

Anche di questo discuteremo il 21 ottobre alle ore 10.30 a Milano all’incontro “«Ci hanno tradito tutti tranne Dio». La fine dell’Artsakh (la fine?). L’esodo di un popolo“. Con Rodolfo Casadei, Renato Farina e Massimiliano Salini. Ci sarà un video di testimonianze di profughi dall’Artsakh e uno della scrittrice Antonia Arslan.

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