Dante e la divina famiglia

Anime beate che si lanciano come lattanti al collo della madre, padri traditori che divorano i figli. Per dire cose dell’altro mondo il Sommo Poeta non poteva che rifarsi agli affetti più carnali di questo mondo

La famiglia è il luogo della carne: là dove due si uniscono e diventano uno solo, e le anime neonate, veleggiando dal mistero di Dio, trovano un corpo dove gettare l’ancora. La famiglia è anche un istituto naturale ben noto e apprezzato già dai pagani, che il cristianesimo ha rivestito di luce nuova, dandogli una dignità inaudita. Infatti Cristo è l’unico che abbia preteso di essere Dio fattosi uomo, e in quanto tale è l’unico dio che abbia avuto bisogno di una famiglia terrena, di una mamma e un papà. Il mistero della famiglia è poi figura per quello, inarrivabile, della Trinità. Per rivelare l’essenza di Dio agli uomini, Gesù Lo ha descritto come un Padre. Il senso dell’agire del Figlio è compiere la volontà del Padre.

Tutto questo conduce Dante, uomo sposato, padre di tre figli (forse quattro), a riferirsi alla famiglia e all’universo dei suoi affetti in punti cardine della Commedia. Un aspetto commovente è che nell’alta poesia del Par...

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