Cristiani ammazzati in Nigeria e Kenya: «Eccidi atroci»

Commando spara durante la Messa a Kano, una granata lanciata in una chiesa a Nairobi. Oltre 500 i cristiani uccisi [link url=https://www.tempi.it/massacro-nigeriano-le-505-le-vittime-dei-terroristi-di-cui-nessuno-parla](infografica)[/link] in Nigeria dallo scorso Natale.

“Ancora una strage di cristiani in Africa. Due attentati terroristici in Nigeria e in Kenya contro fedeli raccolti in preghiera durante la messa della domenica hanno causato la morte di almeno 21 persone e il ferimento di numerose altre, tra cui due bambini. A Kano, nel nord della Nigeria, teatro negli ultimi mesi di sanguinosi attacchi contro la minoranza cristiana da parte dei “talebani nigeriani” di Boko Haram, un commando armato è giunto a bordo di motociclette all’interno dell’Università Bayero ed ha aperto il fuoco sui fedeli a messa all’interno del campus. I miliziani hanno prima lanciato alcune bombe artigianali all’interno del teatro usato dai cristiani per celebrare le funzioni religiose e poi hanno aperto il fuoco sulla folla terrorizzata che cercava di mettersi al riparo.
«Le esplosioni, almeno tre, e gli spari sono andati avanti per oltre 30 minuti», ha raccontato uno studente all’agenzia Reuters. Il bilancio è di 20 morti e decine di feriti gravi, secondo fonti ospedaliere citate dall’Afp. Il portavoce dell’Università Bayero, Mustapha Zahradeen, ha detto che tra le vittime ci sono anche due docenti. Polizia ed esercito hanno circondato l’Università e prestato soccorso ai feriti. La strage non è stata ancora rivendicata ma Kano è stata teatro nel recente passato di sanguinosi attentati compiuti dai fondamentalisti di Boko Haram, che mirano ad instaurare la Sharia in tutta la Nigeria e che rivendicarono gli attacchi durante la messa di Natale del 2010 in due chiese cristiane a Jos e la strage alla sede dell’Onu di Abuja dell’agosto 2011″ (Ansa).

“A Nairobi, invece, una granata è stata lanciata all’interno di una chiesa della congregazione “Casa dei miracoli di Dio”, nel quartiere popolare di Ngara, a nord-ovest della capitale, poco prima dell’inizio della messa. Il bilancio è di un morto e una decina di feriti, tra cui due bambini. All’interno della chiesa «c’è sangue ovunque», ha raccontato un testimone. Anche in questo caso non c’è ancora una rivendicazione ma non ci sarebbero dubbi sulla matrice terroristica, secondo la polizia locale. Qualche giorno fa, l’ambasciata americana a Nairobi ha diffuso un allarme su possibili attentati da parte degli shabaab, i miliziani islamici somali, in ritorsione per l’offensiva dell’esercito keniota oltre il confine somalo. «Abbiamo visto un uomo correre subito dopo l’esplosione ma quando abbiamo tentato di fermarlo ci ha puntato la pistola contro e noi siamo scappati», ha riferito un testimone. In Kenya, da oltre un anno, si susseguono sanguinosi attentati contro la comunità cristiana: il mese scorso nei pressi di Mombasa sono state lanciate bombe a mano su un raduno di fedeli. L’attentato ha provocato 26 feriti” (Ansa).

“Immediata e unanime la condanna per la domenica di sangue. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha espresso «profondo cordoglio» per la strage. «Basta eccidi atroci e barbari. La difesa della libertà di religione è una priorità assoluta per l’Italia» ha detto Terzi, che ha anche sollecitato un «sempre maggiore impegno della comunità internazionale». Da Bruxelles, l’Unione europea ha condannato «senza riserve» gli atti di terrorismo ed ha auspicato che gli autori «siano al più presto portati davanti alla giustizia». Il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha invitato i fedeli a reagire con «forza» ma «senza volontà di vendetta» mentre il direttore della sala stampa vaticana, Federico Lombardi, ha invitato le popolazioni locali «a non cadere nel circolo senza uscita della violenza dell’odio omicida»” (Ansa).

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