Corea del Nord, il regime preferisce lasciar morire di fame la gente che accettare «i giardini privati del capitalismo»

Il Comitato centrale del partito coreano dei lavoratori ha ordinato di distruggere tutte le coltivazioni non statali, che si stanno «pericolosamente diffondendo»

La Corea del Nord ha lanciato un nuovo anatema contro quelli che il regime di Kim Jong-un chiama «i giardini privati del capitalismo». Il Comitato centrale del partito coreano dei lavoratori, riporta New Focus International, portale dedicato ai fatti che avvengono al di là del 38esimo parallelo, ha dato ordine di distruggere tutte le coltivazioni non statali.

FATTORIE PRIVATE. La Corea del Nord ha un sistema agricolo che non permette alle famiglie di possedere appezzamenti di terra. Nonostante questo le autorità comuniste, soprattutto dopo la grande carestia che tra il 1995 al 1999 ha causato la morte di tre milioni di persone, chiudono un occhio sulle piccole o piccolissime coltivazioni private. Ma siccome quest’anno le minuscole fattorie hanno dato un raccolto migliore di quelle collettive statali, il partito ha deciso di prendere misure drastiche.

«GIARDINI DEL CAPITALISMO». Gli agenti di sicurezza hanno riportato al Comitato centrale che «l’agricoltura  privata sta diventando pericolosamente diffusa». Il Comitato, di conseguenza, ha incaricato gruppi di studenti e lavoratori di distruggere tutte le coltivazioni, soprattutto nelle province di Hamgyong Chagang e Yanggang, perché cresciute nei «giardini privati del capitalismo». Con questa decisione Kim Jong-un dimostra ancora una volta di avere più a cuore la tenuta del regime e l’oppressivo controllo sulla popolazione che la vita dei nordcoreani.

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