Cari votanti montiani, come avete fatto a non capire che il Prof ci avrebbe comunque portato in Grecia?

L'errore più grave del premier è stato non accettare l'offerta di Berlusconi di guidare tutto il centrodestra. Così, da salvatore della patria s'è trasformato in traghettatore verso Atene

Il dibattito pre-elettorale è stato, nei momenti di scontro, concentrato su chi aveva più responsabilità nell’aver portato il nostro amato e decorato paese verso il rischio greco. Dalla responsabilità della Balena bianca che aveva fatto esplodere il debito pubblico, all’errore tragico di Prodi nel concambio con l’Euro, dal disastro tremontiano-berlusconiano fino alla austerità depressiva di Monti. Stop. Abbiamo votato. Ora sappiamo chi ha condotto il paese sul traghetto verso Patrasso e Atene. Il centrismo montiano e i suoi, magari inconsapevoli, elettori.

La scelta di Monti di elevarsi in politica ha avuto due effetti gravi evidenti.
Da una parte, essendosi fatto “parte”, è scemato come leader di possibili congiunzioni fra due schieramenti, affannosamente costretti a trovare una soluzione praticabile di governabilità. Monti si è politicizzato e, così, è perdente (già Casini si era pentito prima del voto di questa scelta demenziale che aveva egli stesso sostenuto).
Dall’altra, con più grave responsabilità personale, non ha accettato la rappresentanza di tutto il centrodestra offertagli da Silvio Berlusconi che avrebbe portato il paese ad una maggioranza di governo, diventando invece inutile ai fini di future aggregazioni.

Oh poveri votanti montiani, come avete fatto a non capire che “salendo” in politica avete reso impossibile sostenere le vostre, pur accettabili, posizioni in ordine ai problemi del paese? Monti: da salvatore della patria alla guida del traghetto verso l’Egeo.

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