«Silvio, vieni a fare i domiciliari a Lampedusa». Isolani pronto ad «accogliere Berlusconi come un re»

L'imprenditore Salvatore Palillo: «Il Cavaliere venga nella sua villa a Cala francese. Già un centinaio di persone sostengono il nostro appello»

«L’intervista la rilascio, ma solo se non parlate male di Silvio Berlusconi». Salvatore Palillo imprenditore turistico di Lampedusa, 50 anni tre giorni di fa, non è solo un pidiellino doc. Crede fortissimamente nel leader del Pdl: «Gli vogliamo bene qui», spiega a tempi.it. E di bene tanto gliene vuole, Palillo, che ha creato un singolare movimento, insieme a un centinaio di altri lampedusani, per lanciare un appello: «Silvio vieni a trascorrere i domiciliari a Lampedusa. Noi ti vogliamo bene, ti accoglieremo come un re».

Palillo, come le è venuta questa idea?
L’idea mi è venuta perché sembra che molti di noi “impresentabili” (cioè noi del Pdl) si vergognino di sostenere Berlusconi. Ma sotto sotto a Lampedusa siamo in molti a credere in lui: su seimila abitanti alle ultime elezioni qui il Pdl ha preso 1.400 voti, un buon numero. Non è vero che nel 2011 Berlusconi prese in giro noi lampedusani: ha promesso di acquistare una casa, e così è stato. Paolo Mieli a Ballarò una volta disse che era una balla. La balla l’ha detta Mieli, perché Berlusconi la casa l’ha comprata, si trova a Cala francese. È una casa che si affaccia sulla spiaggia, di circa 300 metri quadrati, e ha un giardino all’inglese. Berlusconi ha piantato delle palme, ha creato dei gazebi, ha fatto una cosa bella insomma. Conoscete tutti il suo gusto per le case. Insomma, la casa era pronta per l’inaugurazione a luglio, ma poi ci si è messa di mezzo la giustizia.

Scusi, ma lei come fa a sapere tutte queste cose?
Io spesso e volentieri gli mando dei telegrammi, e tre mesi fa mi ha chiamato il suo staff, perché Silvio doveva venire qui per l’inaugurazione, ma poi sono stati accelerati i tempi della sentenza, e ha dovuto posticipare il viaggio. Adesso siamo noi lampedusani a chiederglielo: Silvio, vieni a passare l’estate qui con noi, ti sentirai bene, sarai accolto con molto amore. Ho capito che molte persone qui sono berlusconiane. Anzi, Silvio, abbiamo bisogno della tua presenza. Già contiamo il 60 per cento in meno di presenze turistiche. L’anno scorso la via principale era piena, ora alle 23 di sera è tutto vuoto.

Ma quindi l’appello è solo una trovata pubblicitaria per Lampedusa?
Ma no, che dice. Noi a Silvio vogliamo bene. Altro che questo sindaco, amica di Crocetta e della Boldrini: lei ha preso in giro molti imprenditori e anche molti ragazzi. La popolazione di Lampedusa vuole bene a Silvio, lo accoglieranno come un re: se arrivasse in aeroporto saremmo almeno in 600 persone ad accoglierlo.

E adesso quanti siete a lanciare l’appello?
Sto costituendo in queste ore il comitato che chiederà a Silvio di trascorrere qui i domiciliari. In questo momento abbiamo raccolto un centinaio di adesioni informali, ma siamo pronti anche a raccogliere le firme se fosse necessario. Sappiamo chi sono i berlusconiani e su quante forze possiamo contare. Già stasera ci riuniremo per decidere il da farsi, e magari gli manderò un altro fax per avvertirlo.

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