Cosa ci dice l’aumento delle richieste di prestiti sulla situazione delle famiglie italiane

Domande di finanziamento mediamente in aumento nonostante il contesto ancora caratterizzato da grande insicurezza. Con notevoli differenze da regione a regione

Foto di Scott Graham per Unsplash

Cresce la richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane nonostante il contesto attuale sia ancora caratterizzato da molta insicurezza, a causa soprattutto del conflitto russo-ucraino e dell’impatto della corsa dei prezzi dell’energia sui costi di produzione e dal rialzo dei tassi.

Secondo uno studio di Crif gli italiani vedono nei prestiti una possibilità per ottenere nuova liquidità destinata a sostenere i consumi o le spese legate all’acquisto di una casa. Cresce anche il numero di persone che ha in essere almeno un contratto di credito a rate, indizio di una palese ripresa dei consumi senz’altro favorita da finanziamenti erogati a condizioni competitive (il tasso di default a 90 giorni è intorno all’1 per cento).

Le differenze a livello regionale

L’analisi evidenzia anche notevoli differenze a livello regionale per quanto concerne la domanda di prestiti da parte di clientela privata. Sono diversi i fattori che si pongono dietro questo scenario, tra cui la disparità di reddito e di risparmio ma soprattutto il prezzo degli immobili suscettibili di notevoli variazioni dal punto di vista territoriale. C’è anche chi ricorre alla cerchia di familiari per ottenere la liquidità necessaria a far fronte ad alcune spese, a discapito quindi dei tradizionali canali di credito.

Tra le regioni caratterizzate da una quota più elevata di popolazione con un rapporto di credito attivo troviamo la Valle d’Aosta, la Toscana e il Lazio. In fondo alla classifica invece si piazzano Basilicata, Campania e Trentino-Alto Adige. Quest’ultima regione primeggia anche per quanto riguarda l’esposizione residua ancora da rimborsare per chiudere i finanziamenti in essere. Seguono Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Tra le ultime invece Calabria, Sicilia e Molise.

Scopo dei prestiti, età dei richiedenti, importo medio

Per quanto riguarda le preferenze, i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi conquistano il podio con una quota che va oltre il 50 per cento del totale. Seguono i mutui con il 20 per cento circa delle preferenze. L’importo medio della rata mensile pro capite si ferma a 305 euro circa, in deciso calo rispetto a 5 anni fa (356 euro). In testa troviamo il Trentino-Alto Adige con una rata media di 375 euro, seguito da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, regioni con un reddito disponibile comunque sopra la media. In coda Molise, Sardegna e Calabria.

Analizzando le richieste sottoscritte dalle persone fisiche alle aziende di credito è possibile fare un’analisi precisa su quali sono le fasce di età che maggiormente ricorrono ai finanziamenti. L’analisi dei dati evidenzia come sia la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni. Distaccati i giovani di età compresa tra i 18 ed i 24 anni e gli over 74.

Analizzando invece la durata notiamo come i piani di rimborso superiori ai 60 mesi sono quelli maggiormente richiesti. A seguire ci sono i piani che prevedono un rimborso del finanziamento tra 25 e 36 mesi e tra 0 e 12 mesi . L’importo medio finanziato si assesta poco sotto i 9.000 euro.

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