Antonio Rossi, assessore allo Sport: “Promuoviamolo in Lombardia”

Preoccupato per le sorti degli adolescenti italiani, Rossi ricorda che è stato fatto un bando da 1,5 milioni di euro per Comuni e Province che vogliano utilizzare le palestre anche in orari extrascolastici

L’assessore dello Sport e politiche per i giovani in Lombardia Antonio Rossi, ex medaglia d’oro del canottaggio, è preoccupato per i dati diffusi dalla Sip, l’associazione dei pediatri italiani. Che hanno fatto un quadro preoccupante e molto pigro degli adolescenti italiani, che smettono di fare attività fisica non appena arrivano alla scuola secondaria. Tra compiti e smartphone rimane poco tempo per le attività a corpo libero o i giochi di squadra.

NON MOLLATE. “Occorre investire nella cultura sportiva, cambiare il modo di pensare, sia delle famiglie sia dei giovani”, ha detto l’assessore. “Io ho iniziato a fare sport a 11 anni. Non dico che tutti i ragazzi debbano seguire la mia strada e diventare campioni olimpici, ma se andiamo avanti di questo passo avremo una generazione di trentenni in sovrappeso e con gravi problemi di salute”. Ha continuato Rossi, preoccupato. “Già nel nostro Paese c’è un tasso di sedentarietà triplo a quello dell’Unione Europea. Cerchiamo di arrestare questa tendenza”.

BANDO. Bisogna investire sulle fasce di età più giovani. “Dai 6 ai 10 anni i bambini sono molto attivi, bisogna puntare su di loro, che non smettano appena arrivati agli undici anni. Servono più ore di educazione fisica nelle scuole e impianti scolastici più attrattivi e sicuri”. Rossi ha poi ribadito che è stato per questo fatto un bando da 1,5 milioni di euro, a cui potranno accedere Comuni e Province per ampliare l’uso delle palestre in orari extrascolastici.

Exit mobile version