Altro che tresche coi grillini. La prima riforma morale non è quella morale, ma quella fiscale

Questo è il primo dei problemi morali. Qualsiasi altro sermone è solo uno strumento repressivo e propagandistico per coprire l'immoralità di uno Stato che ci massacra.

di e.t. tratto da clandestinozoom.it – S’affanneranno invano a trescare coi grillini, promettendo riforma elettorale, riforma dei fondi dei partiti, conflitto d’interessi.
Il punto reale da aggredire è un altro. Il primo immorale è lo Stato, che succhia risorse ingiustamente, pesantemente, accanitamente, oltre ogni ragionevole diritto. Lo Stato del pubblico impiego sovradimensionato, inefficiente, che però si ritira da tutto, dalla sanità al rusco e scarica di tutto sulla gente, dal condominio ai parenti da assistere, non si ritira dalla sua obesità fiscale.

Se vogliamo che il Paese ritrovi energia e vita, ragioni per investire e ricreare lavoro ed abbia motivi non solo repressivi per tentare di essere anche un po’ più pulito e ordinato, occorre che lo Stato e suoi gabellieri non facciano sermoni e minacce, ma che riformino l’idrovora fiscale.
Questo è il primo dei problemi morali. Qualsiasi altro sermone è solo uno strumento repressivo e propagandistico per coprire l’immoralità di uno Stato che ci massacra e distrugge famiglie e imprenditori. Lo Stato non ha diritti metafisici. Ha un contratto di servizio coi suoi abitanti. E il fisco è il primo di questi contratti. Il contratto è stato finora estorto e imposto. È qui che c’è da cambiare.

Exit mobile version