Albertini è il candidato ideale per la Regione Lombardia

Fra tutti i possibili candidati di centrodestra perché proprio Albertini? Perché Albertini ha il volto dell’onestà, qualità che, soprattutto oggi, serve per il riscatto della politica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Doriano Riparbelli (Pdl)

La mancanza di candidati credibili nell’area del centro sinistra in Regione Lombardia è il segno evidente, ed è un fatto molto grave, della povertà della classe dirigente di un’opposizione che in tutti questi anni non ha saputo produrre un progetto politico credibile alternativo e ha svolto male anche il compito di vigilanza che le è proprio, limitandosi a proclami ideologici e critiche infondate.

Al contrario, il centro destra dispone di numerosi candidati di spessore che hanno i numeri per continuare ad amministrare bene la Regione Lombardia nel segno della efficienza e della qualità dei servizi, confermando i risultati che l’hanno portata a diventare un modello non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Il merito di questi primati va ascritto, senza ombra di dubbio, all’impegno del governatore Formigoni che ha dedicato la sua vita ai cittadini lombardi che per lunghi anni gli hanno sempre riconosciuto un larghissimo consenso elettorale.

Fra tutti i possibili candidati di centro destra perché proprio Albertini? Perché Albertini ha il volto dell’onestà, qualità che, soprattutto oggi, serve per il riscatto della politica. Forse gli altri candidati non sono onesti? No, tutt’altro. Gli altri candidati sono tutti onestissimi e di specchiate qualità morali, ma Albertini ha qualcosa in più. Nei nove anni in cui è stato sindaco di Milano è stato capace di diventare il simbolo dell’onestà e quando un cittadino pensa ad un politico onesto il primo nome che gli viene in mente è quello di Albertini.

Se si deve scegliere il più idoneo ad arginare l’antipolitica che sta corrodendo alla base le istituzioni democratiche, io non ho dubbi sul nome da indicare. È un nome condiviso e celebrato da personalità politiche di rilievo quali Alfano e Casini che hanno recentemente partecipato alla presentazione del libro dal titolo: “L’onestà al potere”, che racconta l’esperienza politica di Albertini, prima da sindaco di Milano e poi da parlamentare europeo.

L’onestà al potere di un uomo che è riuscito a rimanere immacolato pur facendo molto. Nove anni di buon governo che hanno prodotto sei miliardi di opere pubbliche e trenta miliardi di indotto senza ricevere alcun avviso di garanzia. Albertini ha il merito di aver scelto dei collaboratori capaci sapendo dire dei no anche ai partiti e per questo è il portatore ideale di un’offerta politica che va oltre i partiti che oggi soffrono di un deficit di credibilità.

Consigliere segretario alla Presidenza del Consiglio

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