Al Qaeda contro i complottisti: «L’attentato dell’11 settembre lo abbiamo fatto noi!»

Un sito vicino ai jihadisti pubblica un libretto per smontare le teorie cospirazioniste occidentali. Un folle cortocircuito in cui gli autori dell'attentato si sentono espropriati della loro azione

I responsabili del più grande e riuscito complotto del XXI secolo polemizzano coi complottisti. Al Qeda è indignata: basta con le teorie alternative, ad abbattere le Twin Towers e a colpire il Pentagono siamo stati noi! Giù le mani dall’11 settembre! È questo il messaggio convogliato da al-Firdaws (letteralmente: “il paradiso”) Media Foundation, un portale web che da molti anni fa da portavoce di al Qaeda fra chi legge la lingua bengalese, parlata da oltre 260 milioni di persone in India e in Bangladesh.

Colpa dei cospirazionisti

Per smentire le teorie complottiste che hanno ripreso a circolare di buona lena in occasione del ventesimo anniversario degli attentati dell’11 settembre, al-Firdaws (che ha spesso pubblicato anche interventi a favore dei talebani) ha prodotto un libretto in formato Pdf di alcune decine di pagine.

Il documento in questione è firmato da Abu Ubeida, pseudonimo di un commentatore fisso di al-Firdaws. Il suo obiettivo è di portare le prove che al Qaeda «ha veramente rivendicato gli attacchi dell’11 settembre». Questo non era avvenuto nell’immediato per ragioni tattiche: Osama Bin Laden aveva cercato di non fornire giustificazioni agli americani che avevano deciso di intervenire in Afghanistan per far cadere il governo talebano del primo emirato, e per questo aveva diffuso solo dichiarazioni ambigue sul proprio ruolo negli attacchi.

«Purtroppo», scrive Abu Ubeida, «vent’anni dopo (…) numerosi musulmani non sanno che gli attacchi sono stati condotti da al Qaeda, e che le loro ragioni militari, politiche e giuridiche sono state spiegate molte volte nei messaggi ufficiali dei leader dell’organizzazione». Al-Firdaws imputa apertamente le responsabilità di questa «ignoranza» alle «teorie cospirazioniste» e allo «spirito disfattista» che animerebbe un certo tipo di musulmani, i quali «non possono credere che un’organizzazione islamica possa infliggere così tanto male all’America».

Non ci possono essere dubbi

Il documento contiene un elenco di dichiarazioni e rivendicazioni degli attacchi all’America da parte di responsabili di al Qaeda, soprattutto da parte di Osama Bin Laden, insieme a link di video del gruppo terrorista.

«L’11 settembre è stato organizzato da al Qaeda, e la principale prova di ciò è che numerosi contenuti che si riferiscono specificamente agli attacchi sono stati pubblicati dai media ufficiali dell’organizzazione. In tutte queste pubblicazioni, i motivi, il piano, l’addestramento e tutti i dettagli delle operazioni sono stati rivelati. Pertanto non ci può essere alcun dubbio sul fatto che al Qaeda sia all’origine degli attacchi», conclude Abu Ubeida.

La rivoluzione divora i suoi figli

In Francia il filosofo Michel Eltchaninoff ha commentato il paradosso del complotto riuscito negato dai complottisti: «Vent’anni dopo l’attacco, vediamo delinearsi una specie di effetto feedback. Dei terroristi islamisti compiono un gigantesco attentato. Delle teorie complottiste credono di scorgervi una manipolazione occidentale per giustificare una guerra, una repressione o altri oscuri disegni. Risultato: gli autori sono espropriati della loro azione e perdono il credito di cui godevano presso gli islamisti di tutto il mondo. La rivoluzione divora i suoi figli, si suol dire. Ed ecco che il terrorismo inghiotte i suoi autori nel succo gastrico del dubbio perpetuo. (…) Coloro che cercano ovunque, contro l’evidenza dei fatti, dei complotti, rifiutano l’idea di un colpevole fondamentalmente cattivo e responsabile dell’attentato – al Qaeda in questo caso. Preferiscono immergere questo atto di guerra terroristica in un magma di domande, di dubbi, di doppifondi, di manipolazioni. Banalizzano il male e ne disperdono la responsabilità. In poche parole, mentre gli autori degli attentati vorrebbero essere odiati e temuti come dei califfi dell’Apocalisse, i teorici del complotto rifiutano loro questo ruolo di agenti del male».

Le teorie del complotto

Le teorie del complotto, che addossano alla Cia e/o al Mossad o ad altre entità legate ai servizi segreti americani la responsabilità degli orrori dell’11 settembre, vertono quasi tutte sulla negazione della possibilità che aerei Boeing 767 potessero far crollare edifici come le Twin Towers.

Il collasso dei due grattacieli viene alternativamente attribuito a tonnellate di tritolo o di termite militare introdotte segretamente negli edifici, a missili, a raggi energetici o a droni armati. Le teorie complottiste che ammettono i due aerei come causa dello sfascio delle torri aggiungono però che Cia e Mossad erano al corrente degli attentati e hanno lasciato fare per procurarsi un casus belli contro paesi musulmani come Afghanistan e Iraq.

Foto Ansa 

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