A Chiasso le incisioni d’autore attraversano seicento anni di storia

Si parte dalla Caccia ai leoni di Marcantonio Raimondi (1480 ca. 1534) e dall’Annunciazione di Federico Barocci (1535-1612) all’interno della mostra Capolavori a Chiasso. I maestri dell’arte grafica dal XVI al XX secolo dalle collezioni dell’Istituto Nazionale per la Grafica, Roma, per poi toccare le acqueforti di Giovanni Benedetto Castiglione (1609-1665) e Salvator Rosa (1615- 1673), le incisioni di Giambattista Piranesi (1720-1778),  quelle di Giovanni Volpato (1735-1803), per giungere fino al realismo di Filippo Palizzi (1818-1899) e concludere con il Novecento di Giorgio Morandi (1890- 1964), Carlo Carrà (1881-1996) e i contemporanei Giulio Turcato (1912-1995) e Carla Accardi (1924).

Appena inaugurata al m.a.x.museo di Chiasso (Svizzera) e aperta fino al 12 maggio 2013, l’esposizione che racconta la “grafica storica” si sviluppa attraverso quasi seicento anni di grandi talenti che attraverso la lettura del “segno” inciso sulla matrice, hanno fatto la storia delle tecniche calcografiche passando dal tratto inciso a bulino, all’acquaforte, dalla puntasecca all’acquatinta, fino alle nuove sperimentazioni degli anni Sessanta del nostro secolo, quando alla famosa stamperia di Renzo Romero a Roma se ne facevano di ogni declinazione.

@ARTempi_

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