Yara, Difesa Bossetti: «Ripeteremo esame dna»

L'avvocato del muratore accusato di omicidio: «Ha dato una sua spiegazione sul perché il suo dna si potesse trovare sugli indumenti di Yara. È innocente e lo dimostreremo: l'esame del dna va rifatto davanti alla difesa»

Massimo Giuseppe Bossetti (foto facebook)

Massimo Bossetti, in custodia cautelare con l’accusa di essere il presunto assassino di Yara Gambirasio, stamattina ha risposto per la prima volta alle domande del pm di Bergamo Letizia Ruggeri, alla presenza dei suoi avvocati. Uno di loro, Claudio Salvagni, al termine dell’interrogatorio ha spiegato che la difesa ha chiesto di ripetere l’esame del dna; perché al momento – se anche di indizio si trattasse – resta comunque una perizia svolta dalla sola accusa, dalla procura. Poi ha raccontato che «Bossetti ha tenuto a chiarire una serie di aspetti relativi a illazioni uscite in queste settimane sulla stampa, come per esempio relative all’eccessiva frequentazione di centri estetici». Ma l’uomo avrebbe soprattutto dato una spiegazione personale alla presenza di sue tracce di dna su alcuni indumenti di Yara.

LA DIFESA: «PER NOI RESTA INNOCENTE». L’avvocato Salvagni non ha dato alla stampa ulteriori particolari su quest’ultimo punto, ma ha spiegato: «Possiamo soltanto dire che ha risposto a tutte le domande del pm, ha continuato a dichiararsi innocente e a dimostrarsi determinato nella propria difesa, cosa che ci fornisce uno stimolo in più per andare avanti». La difesa ha ribadito: «Bossetti per noi resta innocente: è il classico uomo tutto casa, famiglia e lavoro. Nel corso dell’interrogatorio ha anche proposto una risposta alternativa per la presenza delle sue tracce biologiche sugli indumenti di Yara, ma per il momento la questione è protetta da segreto istruttorio. Per il resto confermiamo che chiederemo la ripetizione dell’esame del dna e aspettiamo la chiusura dell’indagine per conoscere a nostra volta in modo più approfondito le carte della Procura».

Exit mobile version