Vietato giocare a “guardie e ladri” nel cortile di una scuola inglese. Istiga alla violenza

In un sobborgo londinese, una preside ha messo al bando le pistole giocattolo e quei giochi da cortile tipici dell'infanzia che rischiano, a suo dire, di incitare la violenza

Alla scuola elementare Worcester di Enfield, a nord di Londra, è vietato fare qualsiasi gioco che potrebbe spaventare gli altri bambini. Ma ben 470 genitori sono insorti nei confronti del collegio docenti che ha stabilito questa ordinanza scolastica perché va contro il processo della crescita. Che è anche fatto dal giocare a guardie e ladri o a cowboy e indiani.

SOLDATINI. Mark Ayers, papà di un bambino di sette anni, si è molto stupito quando suo figlio è arrivato a casa con una nota, per aver portato in classe una pistola giocattolo. «Non vedo sinceramente cosa ci sia di sbagliato. Mio figlio ama i soldatini, e vuole che io partecipi ai suoi giochi. La reazione dell’insegnante mi sembra del tutto esagerata», ha detto il papà. Anche un altro genitore ha raccontato che suo figlio era stato sgridato in cortile per aver organizzato una partita di guardie e ladri con gli altri compagni di classe, e tutti mimavano delle pistole con le mani. «Mio figlio è abituato a giocare così con i suoi fratelli, e non è che mi viene in mente di sgridarlo, o di pensare che così crescerà violento», spiega un altro papà.

VIDEOGAMES. La preside Karen Jaeggi ha invece difeso strenuamente la politica della scuola in materia di giochi educativi. «Noi vogliamo scoraggiare i bambini a intraprendere giochi violenti, o che coinvolgono armi immaginarie, spiegando loro ciò che questo rappresenta nella realtà. Alcuni bambini possono spaventarsi, altri essere influenzati dalla realtà virtuale dei videogiochi che fanno a casa e la vogliono riprodurre in cortile, può essere pericoloso. Non possiamo sapere che tipo di impatto possono avere sulle giovani menti questi giochi violenti».

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