Un fotomontaggio scatena l’indignazione dei grillini. Ma era uno scherzo (di Beppe Grillo)

Una finta prima pagina del Corriere della Sera getta nel caos migliaia di militanti del Movimento 5 stelle. Che ormai non colgono nemmeno più l'ironia del comico genovese.

Continua la battaglia tra grillini e media, con un episodio tragicomico. Il fatto: ieri sera Beppe Grillo pubblica, come risposta alle recenti polemiche, un fotomontaggio frutto dell’ironia del gruppo “Rimini Cinque Stelle”. Si tratta di una finta prima pagina del Corriere della Sera che raffigura un primo piano di Grillo dal titolo: “Citofonava e scappava. Wikileaks pubblica i file riservati sul Guru del Movimento 5 Stelle. Sgomento tra i giovani militanti. Intervista esclusiva di una compagno di quinta elementare. Era peggio di Charles Manson”. Effettivamente lo sgomento c’è stato, ma in un altro senso: i sostenitori del Movimento Cinque Stelle non hanno colto l’ironia e hanno preso la cosa maledettamente sul serio (nonostante Grillo stesso, evidentemente conoscendo la sua base, avesse sentito il bisogno di specificare nella didascalia che si trattava di un fotomontaggio).

INDIGNATI. È iniziato così un carosello di migliaia di commenti indignatissimi. «Ma che notizia è questa? Ecco la classica stampa italiana guidata dai partiti!» scrive Marco. Giuliano replica: «Chi se ne importa se Grillo faceva queste ragazzate!» Carlo è imbufalito: «Chi non ha mai suonato un campanello e poi è scappato lanci la prima pietra! Abbasso la stampa di regime!» Antonio segue a ruota: «Tutti i ragazzi del mondo hanno fatto qualcosa del genere. Sbatti il mostro in prima pagina! Che schifo!» Gabriella ricorda a tutti che «questi prendono i finanziamenti pubblici». Lina: «Certo che non sanno più a cosa attaccarsi. Forza Beppe!» Matilde insinua un sospetto: «È scoraggiante questo attacco. Sotto dev’esserci qualcos’altro». Arianna: «Se questo è il livello domani dobbiamo aspettarci la sua pagella delle medie?» Paolo tenta la mediazione: «Era il gioco più divertente dell’estate. La notizia dimostra che Beppe ha avuto un’infanzia del tutto normale. Non è un extra-terrestre come molti presuntuosi politici». Ludovica rassicura: «Beppe, tranquillo, non sanno che pesci pigliare! Noi siamo con te, ci hai aperto gli occhi e ora ci vediamo tutti».

IMBARAZZO. Insomma, migliaia di commenti in tipico stile Cinque Stelle: noi siamo diversi, abbasso la casta, i giornalisti sono tutti prevenuti, Grillo resisti. Il dramma è che su tremila commenti quelli tentano di obiettare qualcosa sono a malapena una decina. Finché il diretto interessato non scrive: «Ragazze scusate ma questa immagine l’abbiamo fatta io e mio fratello Carlo, per scherzo..» Cala una cappa d’imbarazzo. Nessuno ha il coraggio di cancellare il post, anche perché c’è chi si è preso la briga di salvarlo tutto. Ed esplode l’ilarità dei non grillini: «Grazie, stasera non mi sono pentito di non avere la televisione. Mai riso così tanto in vita mia» scrive un utente. «Avete appena dimostrato di essere incapaci di intendere e di volere» commenta un altro. Infine, c’è chi tenta un desolato bilancio: «Su 3953 commenti quelli che “non ci sono cascati” saranno 10/15. Altro che “ci vediamo in Parlamento”, sono allibito e terrorizzato. Qui verrebbe voglia di abolire il suffragio universale». La storia farebbe ridere, se questa aggressività contro chi attacca il leader non avesse anche risvolti molto più seri. Soltanto ieri sera, su Twitter, il meet up romano del Movimento 5 Stelle si è rivolto al Marco Miccoli, segretario romano del Partito democratico, con queste parole: «Merda lo sai che sei morto e non potremo seppellirti vivo?» Il Movimento dell’ex comico sembra aver perso, oltre che il senso dell’ironia, anche il buon senso.

@SirianniChiara

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