Torna di moda la Venere del Botticelli

Gadget&Fashion 36

Quale sarà l’ideale di “bellezza” del 2000? L’annoso problema affligge molte aziende che si stanno affannando a ricercare modelli da proporre alle consumatrici di domani. Ad esempio, Veet, il noto marchio di crema depilatoria, ha consultato un panel di 100 psicologi e psicoterapeuti per capire quale sarà la nuova concezione di bellezza femminile. I risultati? “S’annuncia l’avvento di una nuova concezione della bellezza femminile, ispirata ai canoni rinascimentali d’opulenza e sensualità e lontana dai modelli di magrezza contemporanei”, tuonano gli esperti. Ad affollare pagine satinate, film e passerelle, perciò, ci saranno bellezze morbide e curvilinee come Veneri botticelliane, sensuali come Maddalene di Rubens, od opulente come delle opere di Botero? Pare di sì. La maggioranza degli “esperti” intervistati (42%) dice che la visione distorta della donna ha ormai toccato il fondo e non se ne può più di vedere top model in bilico tra anoressia e tossicodipendenza, mentre il 28% preferisce pensare che trionferà la donna dalle misure medie. Quali sono le bellezze di fine millennio che meglio incarnano questi ideali? Per il 33% è Laetitia Casta e per il 27% Valeria Marini (complimenti per le intuizioni). Usciranno finalmente dalle top ten Kate Moss (39%) e Naomi Campbell (28%). Ma tutti si domandano con ansia quale sarà la parte del corpo in primo piano per il nuovo millennio? La maggioranza degli esperti ha messo al primo posto, guarda caso, le gambe (43%) e all’ultimo (ahimé) un viso sempre giovane (6%). Infine, tra i miti che sopravviveranno alla fine del millennio al primo posto c’è l’immagine di Marylin Monroe alla quale si solleva l’abito per una folata d’aria da una grata e, per grande gioia dello sponsor, lascia ammirare le gambe (57%), seguono le maggiorate italiane (21%) e la Venere di Botticelli che ha totalizzato uno scarso 11%. Ma che cos’è la bellezza? È fatta di voti, di sezioni, di fette, di proporzioni, o di definizioni? Dice Seneca: “Una donna bella non è colei di cui si lodano le gambe, o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità d’ammirare le singole parti”. E Solov’ev aggiunge: “La bellezza senza la verità e il bene è solo un idolo”.

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