Strauss-Kahn si dimette: «Voglio dedicare tutto il tempo a dimostrare la mia innocenza»

Nella lettera di rinuncia alla presidenza del Fmi, Dominique Strauss-Kahn si proclama innocente e annuncia di volersi difendere «con la maggiore fermezza possibile». Europa e paesi emergenti si contendono la presidenza. Il Partito socialista francese chiede a Sarkozy la scarcerazione dell'ex direttore del Fmi

Dominique Strauss-Kahn ha rassegnato le dimissioni dalla carica di direttore operativo del Fondo monetario internazionale sei giorni dopo il drammatico arresto con le accuse di violenza carnale, molestie e sequestro di persona. Le dimissioni sono arrivate poche ore prima dell’udienza in cui i suoi legali presenteranno una nuova richiesta di libertà su cauzione, dopo che lunedì la prima era stata respinta dai giudici. A tale scopo, Strauss-Kahn ha deciso di «rinunciare a tutti i diritti» concernenti l’eventuale procedura di estradizione.

Nella lettera di rinuncia inviata al Consiglio esecutivo dell’Fmi, Kahn ha ribadito «con la maggiore fermezza possibile» la sua innocenza, dicendosi pronto a combattere fino in fondo per dimostrarla.
«E’ con infinita tristezza che oggi mi sento costretto a presentare al Consiglio Esecutivo le dimissioni dal mio incarico di direttore operativo del Fondo», scrive Strauss-Kahn nella lettera. «Voglio tutelare questa istituzione che ho servito con onore e devozione e specialmente voglio dedicare tutta la mia forza, tutto il mio tempo e tutta la mia energia a dimostrare la mia innocenza».

La carica sarà momentaneamente assunta dal numero due John Lipsky e per la successione ora si profila un braccio di ferro tra Europa e paesi emergenti. La Cina avrebbe intenzione di candidare Zhu Min, consigliere speciale dello stesso Strauss-Kahn. Il ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantega ha sottolineato come sia ormai «finito il tempo in cui questo importante incarico è riservato a un cittadino europeo». Ma il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito che il nuovo direttore dovrà essere europeo e l’Ue si è detta pronta a presentare «una candidatura forte». Per ora la favorita sembra essere il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde.

Intanto il Partito socialista francese ha sollecitato Nicolas Sarkozy, di cui Strauss-Kahn fra un anno sarebbe potuto essere lo sfidante, ad attivarsi in prima persona per ottenerne la scarcerazione. Il numero due del partito Harlem Desir ha ricordato che Sarkozy in passato era già intervenuto in altri casi riguardanti «cittadini francesi coinvolti in vicende giudiziarie all’estero».

Per quanto riguarda le indagini, gli inquirenti stanno cercando di appurare come mai sia trascorsa circa un’ora prima che dal Sofitel di Manhattan fosse chiamata la polizia. Appare praticamente certo che la presunta vittima ha avvertito quasi subito colleghi e superiori dell’accaduto. Tuttavia, gli stessi colleghi o la polizia devono aveer ritardato perché Strauss-Kahn ha avuto tempo di allontanarsi indisturbato.

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