STATO-BALIA VS CHE GUEVARA

Proposta di legge della presidente della commissione parlamentare per l’infanzia

Proposta di legge della presidente della commissione parlamentare per l’infanzia: «Alle riunioni in luogo pubblico è vietata la partecipazione non occasionale di minori di anni 11». Non si capisce come mai, in un paese come il nostro, lo stato voglia sostituirsi alle famiglie e assumersi la patria potestà, tanto da far sorgere il sospetto che più che una legge sia un avvertimento alle sinistre. In questo clima, che solo guarda ai diritti individuali, dimentico del bene comune, tutti si adeguano. 4, 44, 1.000 famiglie portano in piazza i loro pargoli a girotondare, a protestare contro il governo, e allora? C’è bisogno di una legge? Hanno “usato” i loro bambini, così come la Tv, la pubblicità! E quelle manifestazioni per la pace? Secondo la proposta di legge quelle sarebbero state «affermazioni di valori accettati universalmente»? Tutte arcobaleni e Che Guevara e bambine bionde: “contro i cattivi che vogliono la guerra” , “contro la riforma della scuola”. Che l’uso dei bambini sia da incoscienti, strumentale e politico è certo. Senza bambini, alle manifestazioni, giornali e Tg avrebbero lavorato molto meno, un “innocente” parere di bambino non ti alza l’audience? E, senza entrare nel merito dell’utilità del tempo pieno, ve li immaginate dei bambini che preferiscono stare a scuola fino alle quattro, cibo di mensa, invece che a casa con mamma o nonna o tivù e pastasciutta? Il “contro” non fa parte del loro vocabolario alla nascita, non lo è neanche di noi madri, ma ci sono quelle che insegnano ai figli a esplodersi “contro”. Certo se ti portano a urlare, a fischiare, cappellino da clown e palloncino in mano, e ti fanno bigiare la scuola, è divertente. Poi i bambini crescono, forse con la mamma andranno a protestare a Seattle, oppure, con papà, al “Grande Fratello”, oppure non li guarderanno più in faccia. Oppure politici, mass media, i nostri governatori, inizieranno a scrivere, pensare, legiferare “per” le famiglie, “per” i loro figli, futuro di tutti, non “contro” 44 gatti.

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