Simonetti, Heim e González de Cardedal vincono la prima edizione del Premio Ratzinger

Tre studiosi di tre diverse nazionalità (italiano, spagnolo e austriaco) riceveranno giovedì prossimo, per mano di Benedetto XVI, il Premio Ratzinger. Il riconoscimento, alla sua prima edizione, è stato istituito dal papa per promuovere nel mondo la ricerca biblica, teologica e patristica

Un italiano, uno spagnolo e un austriaco. Sono i primi tre studiosi che hanno ottenuto il riconoscimento più nuovo e inconsueto: il Premio Ratzinger. Un premio voluto espressamente dal Papa per promuovere la ricerca biblica, teologica e patristica. Giovedì prossimo, nella sala Clementina del Palazzo Apostolico, Benedetto XVI conferirà il premio agli studiosi scelti dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI. Un diploma e 50 mila euro per  Manlio Simonetti, laico esperto italiano di letteratura cristiana antica e patristica, Olegario González de Cardedal, sacerdote spagnolo, professore di teologia sistematica e Maximilian Heim tedesco cistercense, abate di Heiligenkreuz in Austria e professore di teologia fondamentale e dogmatica.

 

Per la prima edizione di questo riconoscimento manca uno studioso di Sacra Scrittura, ma nelle intenzioni del Comitato scientifico c’è il progetto di allargare anche le aree di ricerca e certamente le aree linguistiche. Intanto, ha spiegato il cardinale Camillo Ruini nella conferenza stampa di presentazione, visto che la teologia nel mondo contemporaneo prende degli spazi anche sui giornali, si inizia con decisione a seguire la strada indicata dal Papa, riportare al centro della attenzione civile e sociale Dio. Presentando i vincitori il cardinale ha detto che il professor Simonetti «è una delle principali autorità a livello internazionale, e probabilmente il primo in Italia nel campo degli studi sul cristianesimo antico. Nonostante gli 85 anni, sta attivamente lavorando sui testi del cristianesimo primitivo».

 

Cardedal Padre Gonzalez, 76 anni, è stato professore di teologia dogmatica presso la Pontificia Università di Salamanca, e 1969-1979 membro della Commissione Teologica Internazionale. «La sua opera principale tratta il tema di Dio e la Trinità, la cristologia, il rapporto tra teologia e antropologia, in particolare l’aspetto del confronto tra fede cristiana e incredulità», ha detto il cardinale.
C’è poi il professor Heim, 50 anni, «a partire dal 2009 fa parte del Nuovo Schulerkreis Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, e lavora alla pubblicazione delle opere complete di Ratzinger. Oltre a essere un monaco e teologo, è un abile divulgatore delle questioni che riguardano la fede e la teologia attraverso conferenze e una serie di pubblicazioni. Entrambe le iniziative sono denominate Auditorium».

 

La Fondazione vaticana che è stata istituita nel marzo sulla linea della Stiftung già attiva in Germania, è sovvenzionata dai diritti d’autore di Jospeh Ratzinger, come ha ricordato monsignor Giuseppe Antonio Scotti, Presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI ed è legata strettamente al circolo degli ex studenti del professor Ratzinger, tanto che ne fa parte padre Stephan Otto Horn, Presidente della Joseph Ratzinger Papst Benedikt XVI.-Stiftung, e coordinatore dello Schulerkreis. L’ incontro previsto per il prossimo agosto tra il papa e i suoi ex allievi sarà dedicato alla nuova evangelizzazione in chiave essenzialmente pratica. Due i relatori, due laici. La professoressa della Germania dell’Est Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, biografa di Romano Guardini, che ha definito “ Padre della Chiesa del XX secolo”, esperta anche di scienze politiche (tra i sui scritti anche uno studio su John Henry Newman), e il viennese Otto Neubauer, della Comunità dell’Emmanuel, che si occupa di comunicazione ed evangelizzazione e fa parte dell’ufficio stampa della comunità. A fianco a loro gli studiosi del nuovo Schukerkreis di cui fa parte anche il premiato abate Heim. E sarà lui il 30 giugno a tenere la Lectio di fronte al papa per ringraziarlo. E poi la parola passerà a Benedetto XVI che per qualche ora tornerà professore.

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