Siamo uomini o benefattori dell’umanità?

Anche i berlusconiani più fanatici come noi conservano un po’ di buon gusto

Anche i berlusconiani più fanatici come noi conservano un po’ di buon gusto. Ad esempio, è istituzionalmente corretto o, come dice Barbapapà, non senza “legittimo sospetto”, che un Presidente del Consiglio scombussoli i tempi e i cerimoniali della politica? E poi, avete mai visto il capo di un Governo occuparsi personalmente di biglietti aerei, comunicati stampa, logistica? Con il Cavaliere, purtroppo, succede anche questo. Anzi peggio. Non solo questa furbata di tacere tutta la vacanza per garantirsi applausi e riflettori al suo rientro al Meeting di Rimini. Ma poteva venire in mente a un Mozart Rutelli o a un Ikarus D’Alema qualsiasi, prendere, telefonare personalmente alla segreteria organizzativa e, come ha fatto Berlusconi, discutere i particolari della sua permanenza in un quartiere fieristico? E poi, com’è che un capo di governo si permette di traccheggiare sul vertice dei 60mila benintenzionati (più 5mila giornalisti al seguito dell’epopea) di Johannesburg (la più grande bufala dell’estate) e si concentra così seriamente per intervenire a una consumistica Ibiza della Romagna? «Buongiorno, sono Berlusconi. Mi scusi, le mie segretarie sono in vacanza, tocca lavorare sempre a me. So che lei è il responsabile dell’organizzazione. Disturbo?». Così il Cavaliere telefonò a Marco Aluigi, capo-logistica del Meeting di Rimini. E sapete perché narriamo questo espisodio così insignificante in un contesto nazionale in cui la borghesia affitta il Wwf per farsi spiegare come va (non può che andare malissimo, altrimenti chi finanzierebbe i benefattori dell’Umanità?) e come si salva il mondo? Perché nell’episodio pur banale vi si riscontra un certo tratto di immediatezza, concretezza, semplicità che in fondo ci ricorda di che pasta dovrebbe essere fatta la politica. L’immagine? Sì, quella conta, ma poi uno può pure essere il bellissimo consorte di Barbara o il fortissimo amico dell’Ingegnere, però alla fine è la persona che viene a galla e che conta agli occhi del cittadino-elettore. L’altro illustre ospite del Meeting, il Comissario europeo Romano Prodi? Pare si sia fatto accompagnare fino al casello di Rimini-sud dal suo autista, ma da lì in poi abbia guidato personalmente fino in Fiera, così tanto per ricordare al popolo che anche lui è un Popolare. Le differenze in politica si notano – e contano perché dicono molto della persona – anche in questi siparietti.

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