Si sveglia il governo Cameron: «Assenza del padre problema enorme», 72 mila famiglie a rischio

Già nel 2006 un rapporto del ministro del Lavoro collegava la fragilità delle famiglie all'emarginazione dei giovani. Ma da allora non è cambiato nulla

Secondo i dati riportati dal governo britannico sono circa 72 mila le famiglie problematiche guidate da madri single, il 60 per cento di quelle considerate “a rischio”. Il quotidiano britannico Telegraph ha fatto notare che questi numeri confermano quanto già emerso dal rapporto sugli arresti seguiti agli attacchi del 2011 nel quartiere di Tottenham a Londra (nella foto a destra), durante i quali centinaia di giovani avevano distrutto negozi e banche. Il report parlava di «mancanza del modello maschile» per la maggioranza degli arrestati. Quando ai ragazzi è stato chiesto a chi fanno riferimento nella vita, le risposte sono state «a un calciatore o a una star, mentre vent’anni fa rispondevano al padre», scrive il Telegraph.

FRA I PROBLEMI URGENTI. Oltre alla delinquenza dilagante, anche il costo sociale della mancanza di padri è enorme: gli aiuti alle famiglie in difficoltà pesano per 9 miliardi di sterline all’anno sulle tasche dei contribuenti. Per questo il primo ministro David Cameron ha sottolineato che il ruolo della famiglia è uno dei problemi più urgenti che la Gran Bretagna deve affrontare. «L’assenza della figura paterna è un problema enorme», ha commentato anche Eric Pickles, ministro degli Enti locali. Il governo sta elaborando dei provvedimenti con lo scopo di assicurarsi che i ragazzi vadano a scuola e non adottino comportamenti antisociali.

IL MATRIMONIO CLASSICO. Già nel 2006 il rapporto “Breakdown Britain” di Duncan Smith, ministro del Lavoro, consegnato al premier David Cameron, dimostrava che il 70 per cento dei giovani delinquenti proviene da famiglie monoparentali e metteva in luce con i numeri i nessi tra disagio familiare e abuso di alcol e droghe. Nell’analisi di Smith emerge che un’unione di fatto su due si rompe prima del quinto anno di età del primo figlio, mentre per le coppie sposate lo stesso accade in un caso su dodici. Tre quarti delle separazioni di coppie con figli riguardano unioni di fatto. Con effetti sui figli preoccupanti: la probabilità di fallire a scuola è del 75 per cento maggiore rispetto ai coetanei che vivono in famiglie unite, quella di diventare tossicodipendenti è maggiore del 70 cento. Aumenta considerevolmente anche la probabilità di avere problemi con l’alcol (+50 per cento). Sempre sottolineando i costi ingenti che lo Stato deve sopportare per ogni nucleo familiare che si rompe, Smith conclude che la soluzione è rimettere il matrimonio tradizionale al centro delle politiche sociali. Ma Cameron ha preferito puntare su tutt’altro.

@frigeriobenedet

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