Segrate, uomo uccide un collega e la moglie, poi si suicida

Domenico Magrì, piccolo imprenditore edile, ha prima sparato in un cantiere a Carmelo Orifici, poi è tornato a casa ed ha ucciso la moglie Maria, prima di togliersi la vita

Un uomo ha ucciso un collega e la moglie, stamattina tra Segrate (Mi) e Bottanuco (Bg), poi si è suicidato. L’uomo si chiamava Domenico Magrì, 78 anni.

ASSASSINIO AL CANTIERE. Magrì stamattina ha raggiunto la sua prima vittima, che come lui era un piccolo imprenditore edile, Carmelo Orifici, 69 anni. I due avevano un appuntamento in un cantiere a Segrate per parlare di lavoro: all’incontro avrebbe dovuto essere presenta anche il figlio della vittima, che però è arrivato in ritardo, riuscendo solo a vedere l’auto del padre che si allontanava, guidata da Magrì. Subito dopo ha ritrovato il corpo di Orifici nel cantiere, ucciso da un colpo di pistola alla testa: ha dato lui l’allarme ai carabinieri, dando anche il numero di targa dell’auto.

L’UCCISIONE DELLA MOGLIE. Purtroppo i carabinieri però non sono riusciti a fermare Magrì prima che questi arrivasse nella sua casa a Bottanuco, dove con la stessa pistola ha ucciso la moglie, Maria Artale, colpita da un ictus 15 anni fa e da allora costretta a vivere su una sedia a rotelle. Magrì subito dopo si è tolto la vita. Nell’abitazione l’uomo aveva incontrato anche una domestica, ma prima di uccidere la moglie ha inviato la badante a fare delle commissioni. È stata la donna a dare l’allarme, quando è rientrata in casa e ha scoperto i due corpi. Carmelo Orifici all’inizio degli anni ’90 era finito coinvolto nell’indagine Mani Pulite, così come il fratello Achille, sindaco di Segrate negli anni ’70, che era stato arrestato e poi completamente scagionato dalla corte di Cassazione.

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