Se l’uomo non costruisce come fa a vivere?

Incontro su “Giovani&Lavoro” a Ferrara promosso dalla Fondazione Zanotti. «Il lavoro è il frutto della creatività dell’uomo che si applica alla realtà»

Giovedì 15 settembre, Camera di Commercio di Ferrara, “Giovani&Lavoro” è il tema della Scuola di Politica promossa dalla Fondazione Zanotti. Ad aprire la serata Enrico Tiozzo Bon, presidente della Federazione dei Centri di Solidarietà: «Per i giovani la prima cosa da riattivare è la persona stessa. La modalità più semplice è rendersi compagni nella ricerca del nuovo lavoro e nella scoperta della proprie potenzialità. È da un ingaggio dell’umano che si sviluppa la capacità di un lavoro. Il lavoro non è una dimensione da cui i giovani debbano essere protetti o difesi. Questa è la verità che ha permesso, in più di trent’anni e in tutta Italia, il crescere di realtà capillari, capaci di far compagnia ai giovani».

Amicizia e creatività

Francesco Turrini, giovane medico, apre a Ferrara con la collega Matilde Turchetti l’ambulatorio di medicina generale “Amici di Enzo Piccinini”: «All’origine della mia esperienza di studio e ora di lavoro vi è l’amicizia con gente più grande, con maestri in cui ho intravisto una passione più grande da imparare e da fare mia. Da tutto ciò nasce questo nuovo tentativo professionale originale. La cosa che mi ha più aiutato a prendermi cura dei pazienti è l’appartenere a un popolo che con la sua vita si è preso cura innanzitutto di me».

Aurelio Zambelli, titolare di una storica azienda di arredo urbano e pavimentazione in pietra di Galeata (FC), apre su welfare aziendale e team building: «Abbiamo colto l’ingresso in azienda di persone appartenenti a tradizioni culturali e religiose diverse dalla nostra come un’occasione per comunicare e offrire una nostra proposta di cultura di lavoro, di aggregazione, di convivenza con le famiglie fino alla celebrazione della Messa per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù. Questa esperienza ci ha permesso di accrescere la nostra azienda e di poter incrementare la nostra attitudine romagnola a lavorare e divertirci. Da questa apertura sono nate occasioni di formazioni per i giovani nelle città abbiamo realizzato interventi importanti».

Una concezione dell’uomo

A Emmanuele Massagli il compito di trasformare le esperienze ascoltate in criteri e provocazioni alla mondo della politica nell’ambito del mondo del lavoro: «L’originalità di metodo di questa iniziativa sta nel fatto che il popolo, che detiene il potere, non delega la risoluzione dei propri problemi alla politica, ma anzi ne propone delle soluzioni concrete e chiede a essa di cogliere i suggerimenti, di leggere i dati di realtà, le esperienze che sono già in atto. Il puzzle dei grandi problemi non può essere composto se non si guarda alla singola tessera. Inoltre, il lavoro non deve essere trattato come un giacimento petrolifero da scoprire e che poi va a esaurirsi: esso è il frutto della creatività dell’uomo che si applica alla realtà. E la creatività dell’uomo non ha fondo. Dietro ogni emendamento, ci sta una certa concezione dell’uomo e della società. Come ad esempio, lo stabilire l’età minima per l’apprendistato, che nasce dall’idea di preservare i giovani dall’entrare troppo precocemente nel mondo del lavoro».

Ricca la presenza di canditati alle prossime elezioni che hanno portato un contributo al dialogo: sono intervenuti Mauro Malaguti, Alberto Balboni, Matteo Fornasini e Rosaria Tassinari.

Foto Ansa

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