Scontri al confine tra Israele e Siria: 20 palestinesi uccisi – Rassegna stampa/1

Ieri era il 44mo anniversario della "Naksa", la sconfitta dei paesi arabi contro Israele nella Guerra dei Sei giorni. Centinaia di dimostranti hanno cercato di varcare il confine sulle alture del Golan. Gli avvertimenti dell'esercito israeliano non sono serviti e il bilancio delle vittime è di oltre 20 morti e 200 feriti

“Nel 44mo anniversario della «Naksa» – la sconfitta degli eserciti arabi nella Guerra dei Sei Giorni del 1967 – Israele si è trovato costretto a misurarsi con la nuova «arma segreta» del mondo arabo: le masse di dimostranti, per lo più disarmati, determinati a travolgere quanto si pari loro davanti. Ieri l’obiettivo da abbattere erano i reticolati di frontiera sulle alture occupate del Golan” (Stampa, p. 18).



Centinaia di dimostranti palestinesi e siriani si sono lanciati per tutto il giorno contro le postazioni israeliane, con l’appoggio del regime di Assad che non ha impedito la protesta palestinese, anzi. Ha chiesto alla tv di Stato di seguirla.



“Come richiesto dal premier Benjamin Netanyahu, i soldati israeliani hanno prima dato prova di «autocontrollo» (avvertimenti in arabo con megafoni; spari di tiratori scelti alle gambe), poi hanno mostrato «determinazione». In nessun caso, era stato detto loro, si doveva permettere ai dimostranti di aprire una breccia, come già avvenuto il 15 maggio scorso. In serata, dopo ore di aspri scontri, la televisione siriana ha fornito un bilancio ufficioso drammatico: oltre 20 morti e circa 200 tra feriti, contusi e intossicati da gas lacrimogeni” (Stampa, p. 18).



“Parte delle vittime sono state provocate dall’esplosione di mine anticarro nella zona di Quneitra (il settore del Golan controllato dalla Siria), dovuta a incendi provocati dal lancio di bottiglie incendiarie da parte dei dimostranti. Gli assalti ai reticolati del Golan, secondo il dirigente politico palestinese Mustafa Barghuti, sono solo il primo atto di una campagna ben coordinata, che sempre più spesso vedrà i soldati israeliani confrontarsi con le masse arabe” (Stampa, p. 18).

Exit mobile version