Sarà un Natale senza compilation, non ci rimane che Psy

Jingle Bells rimane sempre Jingle Bells, sia che venga cantata da Michael Bublé o che la interpreti Mariah Carey. E le compilation natalizie, ottimo regalo dell’ultimo momento, sono ideali per riempire i cestoni degli autogrill più che per essere suonate.

PSY ANCORA IN TOP TEN. Le classifiche musicali degli scorsi anni, pubblicate nel periodo pre natalizio (novembre – dicembre), erano piene di cover di classici e di pezzi incisi al fine di raccogliere fondi di beneficenza. Quest’anno però sembra che la musica suoni in maniera differente e a fine novembre in classifica non sono ancora presenti brani con sonorità natalizie e campanellini. Per il momento, infatti, tra le hit figurano ancora il rapper sudcoreano Psy, Robbie Williams, con il suo nuovo singolo, e la boyband più strillata del momento, gli One direction.

MUSICA E CRISI. Lo psicologo Michael Lowis, specialista degli effetti della musica sulle persone, ha detto che è colpa della crisi. Più gli ascoltatori saranno vessati dall’inflazione, meno avranno voglia di ascoltare tintinnii e canzoni zuccherose. Lunga vita ad Adele insomma. «La musica è una grande esperienza sociale, per questo cerchiamo sempre hit che riflettano la nostra vita emotiva. E al momento siamo tutti troppo concentrati a guardare i problemi economici e i regali che non ci potremo permettere». Quest’anno quindi non si prevede per il momento l’uscita di compilation natalizie. Ma di sicuro ci saranno altri validi candidati a finire nel cestone dell’autogrill.

 

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