Sansovini, Cacia e le altre vecchie volpi della Serie B

Se in A si punta sui giovani, in cadetteria spopolano i bomber navigati: da Maccarone a Paulinho, da Sforzini ad Ardemagni, la classifica cannonieri premia ragazzi non più giovani ma dal gol facile.

Fisico minuto, gambe rapide e micidiali, e una cifra, 32, che alla voce “età” illude chi lo vorrebbe lontano dal vertice della classifica cannonieri di Serie B: con 14 gol Marco Sansovini arriva all’apice della sua carriera sportiva, che certo stupisce per quelle tante reti segnate tra B e C in piazze periferiche del pallone e che solo ora gli ritaglia un po’ di spazio prestigioso sulle pagine dei giornali. Lo Spezia muore dietro a quel ragazzotto ormai consumato ma ancora desideroso di stupire, simbolo di classe di vecchie volpi, che quest’anno in Serie B stanno spopolando.

CACIA GIRA E SEGNA. Sarà stata la partenza dei giovani campioncini Immobile, Insigne e Verratti, che, come tanti loro coetanei, la crisi del calcio nostrano ha voluto in fretta e furia nella massima serie, ma mai come quest’anno la classifica cannonieri della cadetteria è dominata da giocatori che il gol ce l’hanno del sangue, e pure da tanto tempo. Ragazzi che la loro occasione magari l’hanno pure avuta, ma un po’ la sfortuna un po’ l’inesperienza, dalla Serie A si sono dimenticati in fretta di loro lasciandoli conquistare spazio in B. È il caso, per esempio, di Daniele Cacia, 29 anni, già 10 reti all’attivo quest’anno con la maglia del Verona: quando fu la Fiorentina a volerlo come vice-Pazzini arrivava da tre stagioni d’oro a Piacenza, ma in riva all’Arno riuscì a combinare poco, così come gli anni dopo tra Lecce e Reggina. Poi il ritorno sulla via Emilia gli diede nuova linfa, la retrocessione dei biancorossi lo mandò sul mercato dove da 2-3 anni è uno dei bocconi più pregiati, con un prezzo in ascesa.

IL PARADISO DEL TAGLIAGOLE. Ma è il caso anche di Nando Sforzini, 28 anni, da due e mezzo trascinatore del Grosseto. Per tanti anni l’Udinese ha detenuto il suo cartellino in Serie A, mandandolo a farsi le ossa in giro tra vari club di B e spedendolo pure al Cluj, in Romania, alla corte di Mandorlini. Esperienze dal sapore agrodolce, mai del tutto convincenti. Così il Tagliagole nel 2010 ha scelto la Maremma come casa, e qui ha iniziato a segnare a raffica: i 20 centri di un anno fa lo hanno spedito ai vertici della classifica cannonieri, al pari di Sansone e dietro ad Immobile e Sau, tutta gente che ora sta in A.

A EMPOLI UNA COPPIA EUROPEA. Pochi chilometri più a nord c’è invece la casa di due nomi dal prestigio internazionale, Big Mac Maccarone e Ciccio Tavano. Dal Castellani di Empoli distano anni luce i gol in Europa League del primo, che solo 5 anni fa mandava il Middlesbrough in finale contro il Siviglia, o i minuti (pochi, per la verità) giocati dal secondo con Valencia e Roma. Però l’Empoli diverte in casa, e le 13 reti complessive dei due stanno lanciando i toscani a ridosso della zona play-off. Se invece si gira la macchina verso la costa tirrenica, a spingere il Livorno al secondo posto sono anche i gol di Paulinho, anni fa poco adatto a fare la Serie A coi labronici e ora, dopo due stagioni a farsi le ossa a Sorrento, titolare inamovibile dell’attacco amaranto: a giugno chiuse un’annata degna di nota, con 13 centri, ora ne ha già fatti 8.

GONZALEZ SEGNA “ALLA DEL PIERO”. La lista potrebbe farsi molto lunga, e vale la pena chiuderla con due nomi: il primo è quello di Matteo Ardemagni, classe ’87, non proprio un Matusalemme. Ma tra Milan e Atalanta di spazio è riuscito a trovarne sempre poco, cosa che ora non sta accadendo a Modena, dove il ragazzo continua ad andare in gol. Il secondo nome invece è quello di Pablo Gonzalez, 27 anni, del Novara: sabato ha segnato una delle reti più belle di tutta la giornata, un gol “alla Del Piero” fatto col piede sinistro, da posizione speculare rispetto alle zolle di terreno amate da Pinturicchio. Pochi mesi fa tentava la fortuna in A, prima andando a Palermo poi provandoci a Siena, senza però incantare. Ora è tornato alla squadra che l’ha lanciato in Italia, il Novara, cui urgono tutti i suoi gol per evitare la doppia retrocessione dalla massima serie alla Lega Pro. Vogliono stare in B i piemontesi, e così il loro bomber, mai così a suo agio. In questa serie di vecchie volpi.

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@LeleMichela

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