Sansonetti: «Procura golpista, Berlusconi e Pd trovino accordo politico». Armeni: «Premier si batte alle urne, non con i pm. Opposizione inaffidabile»

Tra Berlusconi e magistratura ormai è guerra. Piero Sansonetti suggerisce a Berlusconi: «Proponga alle opposizioni un patto: riformiamo la giustizia e la legge elettorale e poi subito al voto». Ritanna Armeni commenta: «Il premier non è degno di governare, però un'opposizione che si affida alla procura di Milano, non è affidabile»

E’ una guerra, ormai, e siamo alla resa finale dei conti. La magistratura, e in particolare la procura di Milano, contro Silvio Berlusconi. E sembra che una parte voglia la “soluzione finale” stando a quanto scrive il Fatto Quotidiano, chiedendo un intervento esplicito della Chiesa contro il premier: “La pulizia è indispensabile” scrive Marco Politi. “Non si tratta di destra o di sinistra”.

Il quotidiano manettaro continua al suo interno con un’intervista a Gustavo Zagrebelsky che profila, come unico esito possibile di questa guerra, “qualcosa di simile alla vicenda Craxi. Il regime personalistico non prevede alternative”. Berlusconi dovrebbe “scegliere di sparire”.

In questo clima tutt’altro che leggero, una soluzione politica viene proposta dal vendolian-bertinottiano Piero Sansonetti, direttore de gli Altri, che in un’intervista a Il Giorno consiglia contro «il golpe che i magistrati milanesi stanno tentando con lo scopo di rovesciare il governo sovvertendo il risultato elettorale»: «La Boccassini vuole saldare i conti e mi fanno ridere quelli che dicono che Berlusconi dovrebbe andare in procura. Io prenderei un’iniziativa politica. Proporrei alle opposizioni un patto: riformiamo la giustizia e la legge elettorale e poi subito al voto».

«La proposta è sensata» dice a Tempi Ritanna Armeni,
editorialista di Liberazione. «Temo però che gli animi siano troppo esasperati perché sia realizzabile». Pur non condividendo una visione “golpista” della procura di Milano, l’ex conduttrice di Otto e mezzo pensa che Silvio Berlusconi vada battuto sul piano politico: «Per me il premier non è degno di governare, però sono d’accordo con l’amico Piero: Berlusconi va battuto alle elezioni, che ora non sono auspicabili per il paese. Però, un’opposizione che si affida alla procura di Milano, non è credibile».

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