Roberto Bolle nel backstage della campagna Eni. «Dopo milioni di salti sul tappeto elastico, ecco il risultato»
Eni lancia la nuova campagna pubblicitaria "Rethink Energy by Roberto Bolle". L'étoile della Scala è diretto da Fabrizio Ferri. La voce narrante è quella del premio Oscar Toni Servillo
«Emozione viene da ex movere, che vuol dire muovere fuori: commuovere. L’arte, per creare energia, deve saper toccare il cuore». Fabrizio Ferri, autore, musicista e fotografo, sa bene cosa vuol dire emozionare. È per questo che Eni lo ha scelto come regista della nuova campagna, on air dal 6 aprile.
Rethink Energy by Roberto Bolle è una rappresentazione di quanto Eni persegue da sempre come caratteristica della sua identità: dall’essere presente nelle comunità, fino alle più belle espressioni di cultura, passando per la valorizzazione dei giovani talenti. L’obiettivo di Eni, ormai dallo scorso settembre, è quello di creare e diffondere una consapevolezza collettiva, che renda aziende e consumatori protagonisti di una nuova cultura.
La voce narrante della pubblicità è quella di Toni Servillo (protagonista del film di Paolo Sorrentino, premio Oscar 2014, La Grande Bellezza), che accompagna l’eleganza delle immagini e chiude la performance con il claim: «Diamo all’energia un’energia nuova».
Protagonista, invece, l’étoile della Scala Roberto Bolle, interpretare di una performance artistica unica nel suo genere. «Per me l’energia è legata al movimento, è alla base della danza: il mio lavoro, la mia vita. Questa forza non si spegne sul palco, ma si alimenta dell’entusiasmo e delle emozioni del pubblico. Si trasmette e non si esaurisce. Vorrei che questa energia arrivasse nelle case di tutti. Dopo qualche milione di salti ho preso confidenza col tappeto elastico e credo che il risultato sia veramente ottimo».
Il progetto di comunicazione prevede, oltre a uno spot pubblicitario da 60” e 30”, una versione speciale – sempre a 60” – firmata da Ferri come autore. Tutte si chiudono con la firma Roberto Bolle directed by Fabrizio Ferri.
