Ristrutturazioni. Come compilare la comunicazione al Comune senza perdere il diritto al bonus fiscale

Il nostro esperto tributarista spiega come occorre informare gli uffici tecnici per godere delle agevolazioni fiscali sui lavori ed eventualmente sui mobili

Massimiliano Casto, autore di questo articolo, è Tributarista e Consulente del Lavoro. Chi avesse interrogativi particolari o volesse sottoporre domande su questioni riguardanti la fiscalità può scrivere a studiocasto@virgilio.it, specificando nell’oggetto: “Fisco semplice”. Altri quesiti li potete trovare qui.

Quesito

Vorrei alcuni chiarimenti sulla ristrutturazione edilizia: ho fatto la comunicazione al Comune per inizio lavori di rifacimento bagni e relativi impianti anche di riscaldamento, e il tecnico li ha comunicati come lavori ordinari anziché straordinari, poiché per il Comune rientrano in lavori ordinari! Cosa posso fare per non perdere l’agevolazione?
Grazie

Risposta

Gentilissima lettrice, purtroppo se il suo tecnico di fiducia ha comunicato al Comune dei lavori ordinari per rifacimento bagno non avrà diritto ad alcuna agevolazione. Se invece avesse correttamente comunicato degli interventi straordinari per ristrutturazione del bagno avrebbe potuto beneficiare del bonus sulle ristrutturazioni ed eventualmente anche del bonus mobili per l’acquisto di eventuali armadietti o arredamento del bagno. Allo stato attuale, l’unica soluzione è che potrebbe tentare di far modificare al tecnico la comunicazione che ha fatto all’ufficio tecnico del Comune.

In pratica, la legge stabilisce che nel caso in cui l’intervento sia semplicemente limitato alla sostituzione della rubinetteria, delle piastrelle del bagno o alla ritinteggiatura non è prevista alcuna detrazione fiscale poiché questi lavori si configurano come interventi di manutenzione ordinaria.

Se nei lavori sono compresi anche il rifacimento dell’impianto idrosanitario, elettrico, lo spostamento di tramezze o altre opere che possono far classificare l’intervento come manutenzione straordinaria, è possibile beneficiare della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie sia che vengano realizzati su abitazioni private che su parti comuni di edifici residenziali.

In questo caso, poiché lo spostamento di una tramezza comporterebbe il rifacimento delle piastrelle, anche la spesa sostenuta per rifare le piastrelle può rientrare a pieno titolo nella detrazione fiscale. In pratica ci sono alcuni interventi (come quelli citati della sostituzione della rubinetteria, il rifacimento delle piastrelle, la tinteggiatura, eccetera) che presi singolarmente si configurano come manutenzione ordinaria e non possono godere del beneficio fiscale se eseguiti su abitazioni private.

Tuttavia, se i medesimi interventi rientrano in un intervento più ampio, che comporta altri lavori che vengono ritenuti agevolabili (come ad esempio quelli citati del rifacimento degli impianti e lo spostamento di tramezze), possono accedere alla detrazione fiscale in quanto conseguentemente necessari ai lavori agevolabili.

Se invece, all’interno di un edificio esistente ad uso residenziale si decide di realizzare un nuovo servizio igienico, tutte le spese sostenute possono beneficiare della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie. È però importante specificare che tale servizio igienico debba essere creato all’interno del volume esistente dell’immobile. Non è ammessa quindi alla detrazione la realizzazione di un servizio igienico come ampliamento al fabbricato.

Nella detrazione potranno quindi rientrare le spese relative alla realizzazione delle tramezze, della porta, degli impianti (ad esempio idrosanitario ed elettrico), delle piastrelle del pavimento e dei rivestimenti delle pareti, dei sanitari e della rubinetteria. In pratica saranno agevolabili tutte le opere che contribuiranno all’ottenimento di un servizio igienico completo.

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