Rescaldina, l’area dove sorgerà l’Ikea della discordia

In un'area in cui sono già presenti 13 centri commerciali dovrebbe sorgere una nuova Ikea. I commercianti della zona sono in rivolta

Nel comune di Rescaldina, cittadina tranquilla a 30 km da Milano, è appena diventata il centro della cronaca. Infatti qui dovrebbe sorgere un nuovo punto vendita Ikea, di bene 74 mila metri quadrati. 22 mila di questi dovrebbero ospitare mobili e arredamento made in Svezia, mentre 52 mila sono finalizzati a realizzare una galleria commerciale comprendente diverse categorie merceologiche.

COMMERCIANTI IN RIVOLTA. I commercianti della zona sono già in allarme. Sarebbe un nuovo format dell’Ikea, non solo più destinato al settore dei mobili, già lanciato in provincia di Gorizia. L’area del Varesotto in cui sorgerebbe questo secondo esperimento Ikea è però già oberata di centri commerciali. Sull’asse Rho-Gallarate ce ne sono già ben 13, oltre a un altro centro commerciale proprio a Rescaldina, di 46 mila metri quadrati. Si può fare shopping ovunque in quest’area della Lombardia, per questo i proprietari dei piccoli negozi sono così preoccupati. I sindaci della zona cercano di opporsi al progetto anche in nome dell’ambiente: sarebbero infatti ulteriori metri quadrati sottratti al verde e all’agricoltura in una zona già fortemente urbanizzata.

LAVORO. L’Ikea risponde dicendo che il nuovo punto vendita misto creerebbe 840 posti di lavoro. La Confcommercio controbatte dicendo che per la conquista di questi 840, se ne perderebbero almeno 1085, nelle piccole e medie imprese della zona che si occupano di mobili e quant’altro per la casa. Per il momento i diversi attori di questa vicenda sono tutti alla pari, ma l’Ikea sta cercando di segnare un punto avendo affidato all’Università di Castellanza uno studio sull’impatto che avrebbe il nuovo insediamento, che avrebbe bisogno di un investimento di 250 milioni di euro.

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