Rassegna stampa/2 Magnaschi (ItaliaOggi): «La sinistra ha macerato tutte le sue credenze»

Pierluigi Magnaschi legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Il piano per la crescita è fondamentale ma mi sembra più propaganda che altro; la magistratura è allo sbando, a forza di dare la caccia a Berlusconi si è ridotta molto male; condivido la voglia di reagire di Ferrara, ma preferisco la circolazione di idee»

Pierluigi Magnaschi, direttore di ItaliaOggi, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Il piano per la crescita è fondamentale ma mi sembra più propaganda che altro se non ci sono le risorse; la magistratura è allo sbando, dà la caccia a Berlusconi e fa di tutto per catturarlo, si è ridotta molto male; condivido la voglia di reagire di Ferrara, ma preferisco la circolazione di idee; la sinistra ha mandato al macero tutto ciò in cui ha sempre creduto per far fuori Berlusconi, come se un cattolico dicesse che Gesù non è mai nato; il caso Englaro è quello che ha richiamato l’attenzione degli italiani su un tema importante e drammatico».

Oggi in Consiglio dei ministri il governo varerà il piano per la crescita, che dovrebbe dare una “frustata” all’economia.

E’ un modo per rilanciare la maggioranza davanti ad una opposizione che ormai è scomparsa. Io penso che il governo abbia imboccato una strada propagandistica per tirarsi fuori dalle secche del caso Ruby. E’ vero che adesso bisogna puntare ad aumentare il Pil, vorrei vedere però quanto potranno contribuire delle misure a costo zero. Anche la riforma dell’art. 41 della Costituzione è giusta, però non so quanti risultati possa dare nel breve periodo e in più ci sarebbe bisogno di una modifica più strutturale della Costituzione: è assurdo, ad esempio, che il premier sia così impotente o che il presidente della Repubblica svolga costantemente un ruolo politico che non gli compete.

Oggi la procura di Milano chiederà per Silvio Berlusconi il giudizio immediato per le ipotesi di reato di «prostituzione minorile» e «concussione».
E’ evidente ormai che il potere giudiziario si è dato alla caccia del presidente del Consiglio. Vogliono catturarlo e per fare questo non trascurano niente, si sono messi a fare intercettazioni a strascico alla ricerca di un reato e non per trovare conferme a un reato che c’è certo. Non so se riusciranno a condannarlo, ma l’accanimento è evidente e questo svilisce un potere sacro come quello della magistratura, che è allo sbando.

Giuliano Ferrara, il direttore del Foglio, ha lanciato la sua campagna contro “il pulpito indecente da cui predicano i puritani”. E chiama a raccolta chi è d’accordo sabato mattina a Milano al teatro Dal Verme.

Apprezzo della proposta di Ferrara la volontà di reagire contro una parte politica che per un obiettivo minimo, fare fuori Berlusconi, manda al macero tutto ciò in cui crede. E così chiede alla Chiesa di dare addosso a Berlusconi per i suoi comportamenti morali, mentre da sempre pretende che non si immischi in politica e stia chiusa negli oratori. E’ come se i cattolici, per raggiungere un obiettivo, dicessero che Cristo non è mai nato. Sono d’accordo che la manifestazione al Palasharp è stata fascista e l’ennesima di una sinistra che crede di rappresentare i sani contro i malati. L’unico appunto che faccio a Ferrara è che nella tradizione del centrodestra non c’è la piazza ma la battaglia di idee e la circolazione delle idee. Capisco però che oggi certe idee non trovano più spazio su nessun giornale.

Oggi è la Giornata nazionale degli stati vegetativi e cade nel giorno dell’anniversario della morte di Eluana Englaro. Secondo Ignazio Marino (Pd) si tratta di «violenza».
Queste giornate sono importanti e non si possono slegare dal fatto che le ha rese attuali agli occhi della gente. In Italia, il caso Englaro è stato il momento in cui l’opinione pubblica si è scontrata su un fatto concreto, traumatico e doloroso. La battaglia deve continuare, non tanto perché deve vincere una parte su un’altra, ma per ricordare la presenza di un tema e di un dramma.

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