Rassegna stampa/1 Berlusconi: «Ruby? I giornali ipotizzano fatti assurdi»

In un videomessaggio ai Promotori della Libertà, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è difeso: «Da quando sono separato ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che non avrebbe consentito che accadessero quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato»

In un videomessaggio ai Promotori della Libertà, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è difeso ieri dalle accuse – «concussione» e «prostituzione minorile» – per cui è stato indagato dai pm milanesi. «Da quando sono separato – ha dichiarato – ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate. E che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato».

Il premier precisa anche che «in un paese libero e democratico è inaccettabile che la procura faccia in modo che vengano divulgati frammenti di telefonate private di tutte queste persone che hanno osato venire a casa mia. Tra l’altro accade spesso, come noto a tutti, che quando si parla al telefono si usino toni e modi diversi rispetto al dialogo diretto tra persone».

“Ma la notizia di uno stabile rapporto affettivo del premier sposta d’un colpo l’attenzione mediatica su questo volto misterioso. una mossa a effetto, preceduta da un concetto già espresso («mai pagato per avere rapporti con una donna, lo considererei degradante») propedeutico a un duro contrattacco sferrato ai giudici. Accusati di una «gravissima e inaccettabile intromissione nella vita privata delle persone». […] Di avanzare imputazioni «totalmente infondate e risibili», perché «il dirigente della Polizia che sarebbe stato concusso nega di esserlo mai stato», mentre «la persona minorenne nega di aver mai avuto avances, né tantomeno rapporti sessuali»” (Stampa, p. 2).

Riferendosi al videomessaggio, Bersani ha parlato di «uno spettacolo imbarazzante e desolante, con un’aggressione vergognosa ai Pm». “«Non ci sono novità sostanziali, per il momento le indagini dei magistrati milanesi non cambiano il quadro già conosciuto». In Segreteria di Stato [vaticana] si invita alla prudenza nel valutare il caso-Berlusconi. […] «Anche in altre circostanze», getta acqua sul fuoco la dirigenza vaticana, «le accuse al capo dell’esecutivo sono rimaste senza riscontri oggettivi»” (Stampa, p. 7).

Exit mobile version