«Come sapete, anch’io sono legato in modo speciale ad alcune figure di Santi».
Con queste parole di Benedetto XVI introduce il libro “I miei Santi”, che presenta alcuni brani tratti da suoi interventi su San Giuseppe che, come ci ricorda nell’introduzione il Cardinal Camillo Ruini, è il nome di nascita di Joseph Ratzinger, San Benedetto, il nome scelto da papa Benedetto XVI e Sant’Agostino, il grande teologo studiato dal Papa nella sua tesi di laurea.
San Giuseppe, l’uomo “giusto” che, adempiendo la volontà di Dio, ha protetto “l’adorabile presenza di Gesù”. San Benedetto, santo “particolarmente caro” a papa Ratzinger, che «indicò ai suoi seguaci come scopo fondamentale, anzi unico, dell’esistenza la ricerca di Dio». Sant’Agostino il santo che, nel difficile e tormentato cammino di ricerca della Verità, «non si è mai fermato, non si è mai accontentato di ciò che gli dava solamente un barlume di luce».
Non accontentarsi di un barlume di luce. Questa riflessione del Papa su Sant’Agostino introduce l’ottima scelta dei curatori del libro di includere parte del discorso fatto da Benedetto XVI agli studenti delle scuole cattoliche del Regno Unito (17 settembre 2010). Parole di uomo davvero affezionato alle generazioni future, parole da ottimo corso d’aggiornamento per educatori, insegnanti e genitori. «La cosa che Dio desidera maggiormente per ciascuno di voi è che diventiate santi». L’invito, scandalo per il mondo, viene poi esplicitato da Benedetto XVI: «Quando vi invito a diventare santi, vi sto chiedendo di non accontentarvi di seconde scelte. Vi sto chiedendo di non perseguire un obiettivo limitato, ignorando tutti gli altri». Il bel libro è illustrato da opere originali del pittore Franco Vignazia ed è edito da Piccola Casa Editrice (36pp, 10 euro).