Ponte di svolta

Pietro Ciucci, ad di Stretto di Messina Spa, risponde a tutte le obiezioni sul progetto del fatidico collegamento tra Sicilia e Calabria. E assicura: «Oggi lo osteggiano in ogni modo, domani lo celebreranno come un motore del cambiamento del paese»


«A che punto siamo? Siamo in trincea, perché come spesso accade in Italia, non soltanto per questo ponte, si finisce sempre per dividersi come in un derby di calcio tra favorevoli e contrari. Con una non trascurabile differenza: che spesso i contrari sono molto attivi e rumorosi, mentre i favorevoli che pure esistono sono più tranquilli, diciamo attendisti».

Pietro Ciucci, ad di Stretto di Messina Spa (foto Ansa)
Per Pietro Ciucci, dallo scorso anno amministratore delegato della società Stretto di Messina, realizzare il ponte destinato a collegare Calabria e Sicilia è molto più di un lavoro. Nel 2002, quando già guidava l’Anas, venne messo a capo del progetto da Silvio Berlusconi, fresco di una vittoria elettorale che era frutto di un programma vasto e ambizioso anche in tema di grandi opere. In cima, il Ponte sullo Stretto. Negli anni non sono mancati ostacoli e battut...

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