Piccole, fangose e ruspanti: Bradford e Swansea assaggiano l’impresa

Meraviglie di coppa. L’Inghilterra non finisce mai di regalare sorprese, e se per vedere un turno finalmente esaltante di Coppa Italia abbiamo dovuto scomodare niente meno che Milan e Juventus, la Capital One Cup riesce a concedere due semifinali di andata sorprendenti nonostante l’unico top club sia il Chelsea, squadra che per altro rimedia una figuraccia colossale tra le mura amiche di Stamford Bridge.

GALLES ALLA CONQUISTA DELL’INGHILTERRA. A festeggiare sono i gallesi dello Swansea, uno dei club rivelazione di questa Premier: la squadra di Laudrup passeggia sulla salma di Ivanovic e sullo spettro di Di Matteo, si chiude bene quando Benitez manda avanti i suoi, ed è cinica sotto porta a colpire quando gli spiragli si allargano. A punire i Blues al 39’ è sempre lui, Michu, il bomber spagnolo arrivato in Galles quest’estate: le 13 reti fin qui messe a segno sono il biglietto da visita più gradito dai tifosi dello Swans, che dopo i miracoli della scorsa stagione della banda-Rodgers stanno riuscendo addirittura meglio quest’anno, nonostante il loro tecnico sia finito a Liverpool e i talenti Sigurdsson, Allen e Sinclair si siano accasati in altri club più di blasone. Il club gallese non sta affatto sfigurando in campionato, col 2-0 di ieri fa sogni concreti per la League Cup e non tira indietro il piede nemmeno in FA Cup, dove settimana scorsa ha fermato l’Arsenal sul 2-2 portandola al replay. Tutto questo da una compagine che a inizio stagione ipotizzava un campionato da salvezza o poco più, obbiettivo che però non ha affogato i sogni di gloria in Coppa. E ora al Liberty Stadium attendono con ansia il ritorno col Chelsea, con un occhio all’orizzonte per la prossima stagione: in Championship i rivali del Cardiff navigano veloci verso la prima promozione in Premier, risultato che porterebbe per la prima volta il derby gallese nella massima serie inglese.

BANTAMS AD UN PASSO DALLA STORIA. Ma ancor più incredibile è quanto accaduto martedì sera a Bradford, Yorkshire. Il club locale sguazza nel fango della League Two, appena a ridosso della zona play-off, ma di fronte ad un Valley Parade tutto esaurito ha sconfitto 3-1 l’Aston Villa, facendo un passo convinto verso la finale di Wembley. I Villans sono così il terzo club di Premier fatto fuori dai Bantams, che hanno iniziato il loro cammino l’11 di agosto vincendo solo ai supplementari col Notts County e ora prenotano i posti nel tempio del calcio britannico, dopo aver fatto fuori, tra le altre, Wigan e Arsenal. Ovviamente in città non aspettano altro: approdare in finale vorrebbe dire riavvicinare il club ad una storia gloriosa, che ha agli albori proprio una vittoria di League Cup, nel 1911, e poi diversi anni nelle due massime divisioni. E coronerebbe per l’ennesima volta la formula felice di un trofeo dove non esistono teste di serie, gli accoppiamenti vengono fatti in maniera casuale e i match a gara unica si svolgono sempre sul campo della squadra meno forte. Una ricetta che si sposa a meraviglia col cuore combattivo delle squadre inglesi, specie quelle piccole, di rado restie dal non sfruttare questa Coppa (insieme alla FA) per godersi una serata di gloria tra le grandi, sempre più spesso rinunciatarie invece in League Cup.

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@LeleMichela

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