Parole sante

Antiamericanismo, antioccidentalismo? Antidoti cercasi.

Antiamericanismo, antioccidentalismo? Antidoti cercasi. In Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, accolto nel volume In Cristo nuova creatura (Mursia, Milano 2000) che raccoglie saggi presentati al cardinale Camillo Ruini per il suo 70° compleanno, il cardinal Joseph Ratzinger, Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina delle fede, stigmatizza così l’autolesionismo che affligge il nostro quarto di mondo: «C’è qui un odio di sé dell’Occidente che è strano e che si può considerare solo come qualcosa di patologico; l’Occidente […] non ama più se stesso; della sua propria storia vede oramai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro. L’Europa, per sopravvivere, ha bisogno di una nuova — certamente critica e umile — accettazione di se stessa, se essa vuole davvero sopravvivere». Poi, nel volume Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio (San Paolo, Cinisello Balsamo [Milano] 2001) — il “nuovo rapporto sulla fede” scritto a colloquio con il giornalista e scrittore tedesco Peter Seewald —, Ratzinger rincara la dose: «Il cattolicesimo americano è oggi diventato una forza decisiva nel quadro della Chiesa mondiale. La Chiesa in America è molto dinamica. Naturalmente è percorsa anche da molte tensioni», ma è «una Chiesa che ha ricollocato l’elemento religioso al centro della sua vita, che ha riacquistato il coraggio di consacrare l’intera esistenza alla fede e che trae da essa il coraggio e la forza di porsi al servizio degli altri». E alla domanda «C’è quindi un’“American way of life” anche per una vita improntata dai valori cristiani, cattolici?», ribatte: «La risposta è affermativa, ma nel senso di una vita davvero alimentata dai valori cattolici e non solo imbevuta di cultura americana. Credo che proprio in America i credenti tendano a farsi carico dei valori cattolici nella loro interezza e a rideclinarli secondo il paradigma del mondo moderno». Consigliata la lettura integrale a più di un prete, ecclesiastico e laico.

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