«Papà, dovrai mantenermi per i prossimi 20 anni». A New York la campagna shock contro i genitori teenager

Alle fermate degli autobus della Grande Mela sono comparsi alcuni cartelloni contro le gravidanze adolescenziali. Infuriata persino la lobby abortista Planned Parenthood

A New York da qualche giorno ci sono in giro cartelloni che mostrano bambini che piangono alla fermata degli autobus. La pubblicità di cui questi riccioluti bimbi sono involontari testimonial non è la reclame di una tisana al finocchietto per dormire meglio ma il risultato di una campagna shock contro le gravidanze adolescenziali promossa dal Dipartimento di servizi sociali della Grande Mela.

CAMPAGNA SHOCK. Ad accompagnare i visi imbronciati dei piccoli alcune frasi che hanno fatto infuriare milioni di cittadini: «Papà, dovrai pagare per mantenermi per i prossimi vent’anni». «Rischio due volte di più rispetto agli altri bambini di non prendere il diploma perché mi hai avuto quando eri una teenager». E ancora «Mamma, detto con onestà… Ci sono buone possibilità che lui ti molli. Che ne sarà di me? Il 99 per cento delle coppie teenager si lasciano». Queste sono solo alcune delle frasi comparse in questi giorni per le vie di New York per disincentivare le gravidanze adolescenziali negli Stati Uniti. Frasi che sono costate quattrocentomila dollari all’amministrazione del sindaco Bloomberg e che ha fatto infuriare i cittadini, le associazioni religiose e persino la lobby abortista Planned Parenthood che ha emesso un duro comunicato stampa per condannare la campagna che «crea ostilità nei confronti degli adolescenti che aspettano un bambino o che l’hanno avuto».

LOBBY ABORTISTA E GIUSTIFICAZIONI. Planned Parenthood avrebbe preferito che quei soldi fossero spesi meglio, magari per una campagna sull’educazione sessuale degli adolescenti e ha sottolineato come la scelta di una pubblicità di questo tipo arrivi nel momento sbagliato per la città «visto che il fenomeno delle gravidanze adolescenziali ha subito un calo del ventisette per cento negli ultimi anni nella sola città di New York». Molti i commenti duri anche da parte di madri teenager e figli di madri adolescenti: «Mia madre mi ha avuta quando aveva solo diciassette anni e io sono orgogliosissima di come abbiamo affrontato la cosa insieme».  Dopo il polverone sollevato in seguito ai cartelloni l’amministrazione di New York ha rilasciato una dichiarazione che ha il sapore della giustificazione: «Non vogliamo certo dire alle persone come devono vivere, vogliamo solo spingere i giovani a essere più responsabili».

@paoladant

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