Pakistan: condannato a morte l’assassino di Salman Taseer

Malik Mumtaz Hussain Qadri, che aveva confessato dicendosi "risentito" dell'atteggiamento troppo liberale del governatore, è stato giudicato colpevole di terrorismo e di omicidio. Salman Taseer si era battuto in difesa della minoranza cristiana e per la riforma della legge sulla blasfemia

E’ stato condannato a morte in Pakistan l’assassino del governatore del Punjab, Salman Taseer, ucciso a Islamabad il 4 gennaio scorso per il suo impegno a difesa della minoranza cristiana e per la riforma della legge sulla blasfemia. Lo ha reso noto un avvocato dell’agente, il quale faceva parte della scorta assegnata a Taseer. «Il tribunale ha premiato con la morte il mio assistito» ha dichiarato dopo l’udienza a porte chiuse nel tribunale antiterrorismo del carcere di Adiyala, a Rawalpindi. Malik Mumtaz Hussain Qadri, che aveva confessato dicendosi “risentito” dell’atteggiamento troppo liberale del governatore, è stato giudicato colpevole di terrorismo e di omicidio.

All’esterno della corte decine di persone hanno manifestato per chiederne la liberazione. Taseer, 66 anni, un fedele alleato del presidente pakistano Asif Ali Zardari, si era battuto per la grazia ad Asia Bibi, la donna cristiana condannata all’impiccagione per blasfemia, e aveva presentato una proposta per abolire la pena di morte prevista per la blasfemia contro il profeta Maometto. Il suo assassino è considerato un eroe da molti pakistani.

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