Pakistan, attentati e 90 morti per vendicare «il martirio di bin Laden» – Rassegna stampa/2

Due attentatori suicidi hanno colpito questa mattina nel Pakistan un gruppo di reclute in uscita premio di una caserma nel distretto di Charsadda. I militari erano a bordo di 15 pullman colpiti dall'esplosione. Il gruppo fondamentalista Ttp ha rivendicato l'attacco: «Prima vendetta per il martirio di Osama bin Laden»

“È di almeno 90 morti e oltre 100 feriti il bilancio di un doppio attentato avvenuto questa mattina nel distretto di Charsadda, nel Pakistan nord-occidentale. L’attacco ha colpito un corpo paramilitare pakistano ed è stato rivendicato da una cellula fondamentalista locale, vicina alla rete del terrore di al Qaeda. Fra le vittime vi sono anche diversi civili. La strage è una prima risposta alla morte, avvenuta il 2 maggio scorso, di Osama bin Laden durante un blitz delle forze speciali statunitensi ad Abbotabad” (AsiaNews).
 
Due attentatori suicidi hanno centrato un gruppo di reclute della caserma di Shabqadar, nel distretto di Charsadda, durante l’uscita per una licenza premio. I militari si trovavano a bordo di 15 pullman, investiti dall’esplosione. Altre fonti parlano invece di un attentatore suicida a bordo di un motociclo e di una bomba piazzata nel terreno. Il gruppo fondamentalista Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp) ha rivendicato l’attentato, sottolineando che si tratta della ‘prima vendetta’ per la morte dello sceicco del terrore. Bin Laden aveva trovato rifugio in territorio pakistano, in una villa a poche decine di chilometri dalla capitale Islamabad” (AsiaNews).

«Ero seduto a bordo di un autobus in attesa dei commilitoni» dichiara Ahmad Ali, un militare ferito. «Eravamo in borghese – aggiunge – e felici perché stavamo andando a trovare le nostre famiglie». Poi si è sentito l’urlo «Allahu Akbar» (Dio è grande, ndr) e subito dopo una «esplosione devastante. Qualcosa mi ha colpito alla schiena».
 
“Pronta la rivendicazione degli estremisti pakistani, che parlano di «prima vendetta per il martirio di Osama», ucciso il 2 maggio in un raid delle Forze speciali Usa in territorio pakistano, che ha sollevato polemiche nel Paese e critiche all’esecutivo. Il portavoce talebano Ehsanullah Ehsan annuncia: «Aspettatevi nuovi e più potenti attacchi in Pakistan e Afghanistan»” (AsiaNews).
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