Ospedali britannici: anziani lasciati soli, privacy non rispettata e abusi sui pazienti

Care quality commission stila un rapporto sulla sanità britannica. Esce un quadro inquietante.

Il livello degli ospedali pubblici britannici, in piena crisi economica, è sempre più basso, a discapito del benessere dei pazienti. Lo conferma un rapporto del Care quality commission, secondo cui un quinto delle strutture nazionali non è in grado di garantire servizi adeguati ai pazienti.

NESSUNA PRIVACY. In alcuni reparti gli infermieri non tengono conto delle richieste dei ricoverati e non curandosi della privacy, espongono in bella vista sulle bacheche nei corridoi i nomi di chi ha necessità di un catetere. In molti reparti, poi, i letti non dispongono di tendine per proteggere il paziente da occhi indiscreti al momento di una visita.

DO NOT RESUSCITATE. Vengono male applicati anche i protocolli “do not resuscitate”, procedura con cui vengono trattati i pazienti con poche aspettative di vita e che prevede che un paziente non venga rianimato nel caso in cui subisca un arresto cardiaco o respiratorio. In moltissimi casi non è stato chiesto il consenso dei pazienti e le famiglie non sono state informate. Il personale medico, dunque, ha agito di propria volontà, spesso causando la morte dei pazienti. Due terzi dei pazienti che hanno ricevuto il dnr lo scorso anno non erano stati informati dai medici, così come le famiglie.

ANZIANI LASCIATI SOLI. Il rapporto si concentra in particolare su come vengono trattati gli anziani, categoria più debole, a volte trascurata nelle strutture pubbliche. Hanno sufficiente cibo e acqua, ma sono spesso lasciati soli se richiedono assistenza, nonostante siano dotati di campanelle che dovrebbero richiamare l’attenzione del personale infermieristico.

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