Novant’anni fa nasceva Charles M. Schulz, il papà dei Peanuts

Il noto fumettista, scomparso del 2000, ha disegnato le avventure di Charlie Brown, Snoopy e dei loro amici per quasi cinquant'anni. Un'immensa eredità che continua a far sorridere milioni di lettori di tutte le età.

Novant’anni fa nasceva a Saint Paul, in Minnesota, Charles M. Schulz, il creatore dei Peanuts. La popolarissima striscia di fumetti arriverà al cinema nel 2015 grazie a Craig Schulz, il figlio del grande fumettista scomparso nel 2000. Charles M. Schulz, come tutti i grandi artisti, deve gran parte della sua ispirazione alla sua vita personale. La scuola elementare per lui fu più breve che per gli altri bambini. Per questo motivo, quando arrivò il momento di frequentare la scuola superiore, Charles era più piccolo degli altri ragazzi e presumibilmente questa condizione lo portò a un eccessivo isolamento, aggravato dalla fortissima timidezza. Il 1943 è il suo annus horribilis: mamma Dena muore di cancro e lui viene arruolato per poi essere inviato nel ’45 a combattere in Europa la Seconda guerra mondiale.

GLI INIZI. Due anni dopo Charles abbandona la trincea e lavora come insegnante. È anche predicatore laico di una chiesa protestante. La passione per il disegno è talmente forte da permettergli di ottenere i primi risultati: la St. Paul Pioneer Press pubblica la sua prima striscia, intitolata Li’l Folks, in cui fa la sua apparizione Charlie Brown, accompagnato da un cane, probabilmente un antenato di Snoopy. Tutti gli altri personaggi prendono vita nel 1950, quando Schulz propone i Peanuts alla United Features Syndicate, che gli aprirà le porte al successo e della popolarità.

L’AMORE PER I PEANUTS. Da quel momento la vita di Charles Schulz è scandita dalle strisce quotidiane che raccolgono le avventure e i pensieri di Charlie Brown (il suo alterego), Snoopy, Linus, Marcie, Piperita e Patty. Sarà così senza interruzioni fino al 2000, l’anno della sua morte dopo una lunga malattia. Da quel momento i suoi personaggi hanno smesso di allietare milioni di lettori in tutto il mondo con nuove strisce, anche se tutte quelle precedentemente disegnate vengono ancora pubblicate da diversi quotidiani. La famiglia Schulz, dopo la scomparsa del grande disegnatore, non ha permesso a nessuno di prendere in mano la matita di Charles. Quei piccoli amici erano e sono di tutti, ma le loro storie appartengono a quell’uomo che ha diviso la sua intera esistenza con i personaggi che hanno popolato la sua immaginazione.

@paoladant

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