nordcoreani da deportazione

Sinuiju è il nome dell’ultima illuminata trovata del leader nordcoreano Kim Jong Il

Sinuiju è il nome dell’ultima illuminata trovata del leader nordcoreano Kim Jong Il. Questi ha deciso di costituire una zona ad amministrazione speciale dove anche la Corea del Nord potrà godere di quei pochi lati positivi che il capitalismo può offrire. Il sito eletto allo scopo è stato la cittadina di Sinuiju, lungo la frontiera con la Cina. Il progetto governativo prevede di far affluire in città circa 200.000 lavoratori modello scelti su tutto il territorio nazionale, insieme con abile manodopera e imprenditori cinesi, sostituendo gli attuali 500.000 residenti che, evidentemente non all’altezza del glorioso compito prefissato da Kim, verranno trasferiti (leggi deportati) altrove. Si è progettata poi la costruzione di un muro tutto intorno alla zona speciale per evitare che a lavoratori meno adatti al nobile scopo venga la malaugurata idea di infiltrarsi nel paradiso capital-comunista. Niente visti d’entrata, niente controlli di capitale, niente imposte d’importazione: non solo l’economia sarà guidata dalle imprese private, ma anche una legislazione autonoma verrà affidata a giudici europei importati, tutto senza interferenze di Pyongyang che ha anche concesso l’esenzione totale dalle tasse per i prossimi 50 anni. A capo di questa impresa è stato messo il trentanovenne Yang Bin, un ricchissimo imprenditore di origini cinesi con cittadinanza olandese, una fortuna da 900 milioni di dollari e alcuni problemi di evasione fiscale pendenti con il governo cinese e altri problemi di trading alla borsa internazionale di Hong Kong. Yang sarà affiancato da un consiglio di 15 membri di cui la metà circa non coreani, in futuro eletti dagli abitanti, quelli che devono ancora arrivare; per ora non si sa come. In effetti chiamandola pure una zona ad amministrazione speciale, sembra di essere alle prese con l’investitura di un feudo, in cui il sovrano Kim rimette quasi completa autorità e potere territoriale nelle mani del singolo boiardo Yang. La nuova area-feudo è stata inaugurata ufficialmente un paio di settimane fa: mancano strade, complessi, infrastrutture. Yang, che per ora non ha neanche un ufficio a Sinuiju, promette finanziamenti da istituti bancari internazionali. Staremo a vedere come va a finire.

Exit mobile version