Non dite a quel bambino che è “scioccarellino”

La condanna a 600 euro di multa

Una donna è stata condannata prima dal giudice di pace e poi dal tribunale di Avezzano a 600 euro di multa più risarcimento danni per aver «offeso il decoro» di un bambino chiamandolo “scioccarellino”. E nonostante il ricorso della signora, che tendeva a minimizzare, anche la Corte di cassazione ha confermato la sentenza. Per i giudici, infatti, «l’epiteto in questione appare astrattamente di debole portata offensiva», ma anche un innocuo “scioccarellino” diventa un’ingiuria se il termine è «diretto verso un minore di età e in presenza dei suoi coetanei».

PUNIZIONE. Deh, malnato omarino bischero e delatore, ma non potevi trattenerlo in cor tuo codesto risentimento tristanzuolo e sciagurato? Ora, con l’iscusa dell’ingiuria, tu, discolo abietto e infingardo, costringi una donna tapina, ahilei, a riscattare col vil danaro il tuo scellerato orgoglio vulnerato. Ahi, miserabile gioventute priva d’onore e di carità! Chi oserà più rivolgersi a te con paterna austerità sanza tema di finire infinocchiato? Fanciullo negletto, tu ti condanni a una vita scalognata. E comunque sappilo, impubero testa di mogano: meglio scioccarellino che coglione.

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