Moratoria temi etici. «L’Italia deve unirsi per favorire la ripresa e non dividersi sui reati di opinione»

Gian Luigi Gigli e Mario Sberna (Scelta Civica) esterrefatti «dal bombardamento mediatico sull'omofobia che interessa una piccola parte della popolazione. Ora pensiamo alla crescita»

Una moratoria sui temi etici è quello che ci vuole ora secondo Gian Luigi Gigli (Scelta Civica), che insieme a Mario Sberna ieri ha redatto un comunicato stampa per sostenere l’iniziativa lanciata trasversalmente da alcuni parlamentari. È quanto mai opportuno, spiega Gigli, «rimandare alla prossima legislatura le leggi su questioni delicate che portano tensioni in tutti i partiti e si riflettono sulla stabilità del governo». «L’Italia non ha bisogno di dividersi su questioni spinose, ma di unirsi per favorire la ripresa».

PRIORITÀ SONO ALTRE. «Le priorità del governo Letta e di questa legislatura sono il lavoro e l’economia», ribadisce Gigli. «Sulle questioni etiche si dovrebbe ragionare con più calma, cosa che non è stata fatta, per esempio, sulla legge contro l’omofobia». Il deputato di centro, membro della Commissione Giustizia alla Camera, spiega che «a causa della fretta di varare la legge da parte di alcuni parlamentari, la legge può dare adito ad equivoci. Un giudice potrebbe condannare un cittadino per un reato di opinione sull’omosessualità». «Sappiamo quanto è vasta la discrezionalità dei giudici», prosegue Gigli, «e questa legge, così come è scritta, si presta a poter essere applicata anche contro chi esprime un’opinione contraria al matrimonio omosessuale».

MORATORIA GIUSTA. Per il deputato di Scelta Civica, Mario Sberna, trovarsi a discutere in parlamento di «ideologia gender, in condizioni politiche ed economiche precarie è un’assurdità». «Di fronte all’emergenza, a cittadini senza lavoro e impoveriti, dovremmo trovarci in Parlamento anche di domenica. A discutere di crescita, però, e non di reati d’opinione. E invece si passa l’inizio della settimana a discutere su temi che si potrebbe rimandare ad un’altra stagione». La moratoria sui temi etici? «Una cosa giusta». «La politica deve lavorare su temi concreti che interessano i cittadini, come per esempio, leggi che facciano uscire l’Italia dalla crisi».

BOMBARDAMENTO MEDIATICO. La legge sull’omofobia? «Interessa una minima parte della popolazione, quella che oggi non ha problemi economici», afferma Sberna. «Se si ferma una persona in strada e le si chiede cosa ne pensa della teoria del gender, non saprebbe cosa rispondere». Sberna si dice esterrefatto del «bombardamento mediatico sull’omofobia e sul consenso dei media su una legge che potrebbe proibire a preti e vescovi di esprimere il loro parere sull’omosessualità e mettere al bando la libertà di espressione su questi temi». «Non si parla di diritti degli omosessuali», conclude il deputato di Scelta Civica, «ma di obbligare tutti i cittadini al rispetto di un’ideologia espressa da una minoranza».

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