Monsignor Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L’Aquila:«Il cristiano non si lamenta, ma agisce con speranza»

Monsignor Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L'Aquila, è intervenuto nel corso della trasmissione "Gli spari sopra". Sua Eccellenza si dice convito del ruolo dei cristiani oggi, al tempo della ricostruzione: «il cristiano non è uno che sta solo a guardare, che si lamenta, ma agisce con una speranza»

Nel corso della trasmissione “Gli spari sopra”, condotta da Massimo Giardina e Roberto Regina è intervento Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L’Aquila, che ha parlato in occasione del secondo anniversario del sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese.

 

Secondo Mon. Molinari “il cristiano non è uno che sta solo a guardare, che si lamenta, ma agisce con una speranza”. L’Arcivescovo ha avuto parole di elogio per il sottosegretario Gianni Letta, che definisce “un grande amico, che fa di tutto per l’Aquila. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha promesso che farà tutto ciò che è in suo potere affinché si parta con la ricostruzione. Purtroppo esiste un odio politico che, fomentato anche da una certa stampa politicizzata, non favorisce lo sviluppo dei lavori. Attraverso la burocratizzazione e i vari impedimenti normativi. Perché alcune forze politiche speravano di trovare dei punti d’attacco da giocare a livello mediatico”.

 

Prima le case e poi le chiese? Secondo Monsignor Molinari “la ricostruzione delle chiese è di primaria importanza per due motivi: il primo turistico, le chiese de L’Aquila sono di rara bellezza artistica e da sempre richiamano sul territorio numerosi visitatori. Il secondo motivo, è squisitamente religioso: nel senso di un’identità di popolo costruito sulle radici cristiane che può essere un antidoto alle divisioni attualmente in corso”.

Sulla visita del Presidente Napolitano, Mons. Molinari l’ha definita “un dono”.

 

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