Milano per i diritti umani: «Chiediamo alla Cina libertà per Ai Weiwei»

In Consiglio comunale Giulio Gallera, capogruppo Pdl, ha presentato una mozione urgente per la liberazione di Ai Weiwei, famoso artista imprigionato in Cina il 3 aprile. Stamattina il sindaco Letizia Moratti ha dedicato il Salone del Mobile «alla libertà di espressione, perché ci sono ancora artisti, creativi e designer di diversi paesi che sono prigionieri»

Questa mattina il sindaco di Milano Letizia Moratti, inaugurando il 50mo Salone del Mobile, ha dedicato la manifestazione «alla libertà di espressione, perché ci sono ancora artisti, creativi e designer di diversi paesi che sono prigionieri o non hanno la possibilità di esprimere le loro idee. Creatività e innovazione non possono che nascere dalla libertà, per questo mi piacerebbe se nei suoi 50 anni il Salone si facesse promotore di un sostegno al diritto della libertà di espressione».

Il capogruppo Pdl Giulio Gallera ha preso in parola il sindaco e ha presentato in Consiglio comunale una mozione per la liberazione di Ai Weiwei, il famoso artista cinese imprigionato dal regime comunista di Pechino il 3 aprile scorso per aver criticato il governo.

«Ai Weiwei come Asia Bibi e Jafar Panahi – ha detto Gallera – scontano l’unica colpa di essere uomini liberi che intendono liberamente professare la propria religione, nel caso di Bibi, oppure esprimere liberamente le proprie convinzioni come Weiwei e Panahi, senza dimenticare il premio Nobel Liu Xiaobo)».

La mozione non è però stata approvata per la mancata unanimità: il capogruppo di Rifondazione Comunista Vladimiro Merlin ha fatto mancare il suo assenso. La mozione verrà rimandata alla prossima seduta.

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