Micalessin (Giornale): «Non c’è più spazio per il dialogo con Gheddafi» – Rassegna stampa/3

Gian Micalessin commenta per Tempi la scelta dell'Italia di partecipare ai bombardamenti della Libia: «L'Italia segue la Nato, che ha tentato di mediare con Gheddafi, non c'è riuscita e ora intensifica i bombardamenti. Anche perché la Cina vuole approfittare di questa situazione. La risoluzione Onu è superata, ma è troppo alto il rischio di una guerra di logoramento»

Gian Micalessin, inviato del Giornale, legge per Tempi la scelta dell’Italia di bombardare la Libia: «Non potevamo fare altro, abbiamo seguito la scelta della Nato di porre fine al periodo di stallo e di negoziato con Gheddafi. Il Colonnello ha rifiutato ogni via d’uscita e adesso è finito il tempo del dialogo. Siamo ben oltre la risoluzione Onu, ora l’obiettivo è la caduta di Gheddafi».

L’Italia ha deciso di bombardare la Libia ma fino a una settimana fa i ministri La Russa e Frattini dicevano che non l’avremmo mai fatto.

La decisione è stata dettata dall’evoluzione dei fatti. L’Italia fino ad ora ha svolto una funzione mediatrice e anche critica in questi due mesi, dovuta alla forza di Gheddafi e alla debolezza dei ribelli. Una posizione saggia. Per tutto il mese di aprile la Nato ha concesso un periodo di riflessione in cui si è bombardato poco e si è tentato di mediare con Gheddafi. Ma in questo mese il rais non è uscito di scena, anzi, è più determinato che mai. Le buone non sono servite. In più si è affacciato il pericolo che la Cina possa approfittare di questo stallo, mettendosi in affari con Gheddafi. Di conseguenza, non si poteva più lasciare la guerra in stallo, ecco il perché dei pesanti bombardamenti del fine settimana al compound di Gheddafi. L’Italia ha solo seguito questa svolta, non poteva fare altro.

Il tempo della diplomazia è finito?

Non c’è più spazio per dialogare perché Gheddafi ha rifiutato tutte le ipotesi per una sua uscita di scena. Ormai è un cadavere politico.

L’aumento dei bombardamenti è sufficiente a risolvere la guerra?

Non so se siano sufficienti a uccidere Gheddafi ma possono rendergli la sopravvivenza molto difficile e portare alla rivolta dei suoi uomini.

Uccidere Gheddafi non era l’obiettivo della risoluzione Onu.

Questa missione sta andando molto più in là del mandato della risoluzione 1973, che parlava di protezione della popolazione civile. Ma il rischio di polemiche è decisamente inferiore a quello di una guerra di logoramento che indebolisca l’Alleanza e favorisca la Cina.

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