Mariacristina Cella Mocellin. La vita, il sacrificio, la testimonianza. «Quello che desidera il nostro cuore è vero»

Il 30 agosto in un incontro a Tuscania (VT) si parlerà della serva di Dio che a 26 anni decise di non curare un tumore per far vivere il figlio nel suo grembo.

Le vere pro choice sono quelle giovani che hanno avuto il coraggio di accogliere la vita con un dono radicale di sé. La vera scelta, infatti, come dimostrano le vite donate di Gianna Beretta Molla (1922-1962), Mariacristina Cella Mocellin (1969-1995) e tante altre, è quella di amare, con una esistenza vissuta come stile quotidiano di dono e dedizione incondizionata, che si testimonia soprattutto nei momenti più difficili, come quello della gravidanza.

L’INCONTRO. Non è un caso che la Chiesa abbia scelto, come patrona dell’Ottavo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Filadelfia, negli Stati Uniti, dal 22 al 27 settembre 2015, insieme a Giovanni Paolo II, una santa come appunto la Beretta Molla, un medico che a 39 anni ha sacrificato la vita per dare alla luce la sua terza bambina, Gianna Emmanuela. Al pari di santa Gianna, che è stata canonizzata nel 2004 dallo stesso Papa Wojtyla, Mariacristina Cella è una giovane madre di famiglia, di cui è in corso il processo di beatificazione, che a 26 anni ha deciso di non voler curare un tumore per far vivere il figlio nel suo grembo.
A Tuscania (Viterbo), dal 23 al 31 agosto, nell’ambito delle “Giornate di formazione per i giovani” organizzate ogni anno dall’Istituto del Verbo Incarnato (I.V.E.), congregazione fondata nel 1984 in Argentina da padre Carlos Miguel Buela, il marito della Serva di Dio, Carlo Mocellin, parlerà della “vita donata” di Mariacristina, e di come sua moglie, al pari di tante altre giovani, «voleva il meglio per sé e si chiedeva quale fosse la sua vocazione», scoprendo così che «quello che desidera il nostro cuore è vero».
L’Istituto religioso argentino, che ha appena raggiunto i suoi primi trent’anni di storia e vanta al suo occhiello una grande crescita in termini di vocazioni ed attività di formazione, ha organizzato l’incontro con Carlo Mocellin sabato 30 agosto, alle 16.30, nella casa delle Serve del Signore e della Vergine di Matarà (famiglia religiosa femminile dell’I.V.E.), in via del Monastero 3, a Tuscania.

UNA VITA DONATA. Mariacristina Cella ha riassunto nella sua pur breve vita un itinerario spirituale denso di profonda umanità e di autentica religiosità che è possibile fruire principalmente dalle lettere e dal diario contenuti nel volume: Una vita donata (Edizioni San Paolo), pubblicato nel 2005 ed in questi anni giunto alla terza edizione. Il titolo del libro condensa in modo semplice e commovente la direzione umana e spirituale che la Serva di Dio ha voluto, con la grazia di Dio, imprimere alla sua vita, donandola e ponendola interamente alla sequela di Cristo. Questa sua confidenza con il Salvatore è attestata in tutti i momenti della sua vita, fin dall’adolescenza, nella ricerca della volontà di Dio affinché potesse indicarle la vera vocazione a cui sarebbe stata successivamente chiamata, come moglie di Carlo e come mamma dei suoi tre figli: Francesco, Lucia e Riccardo.

MATRIMONIO E FAMIGLIA. La testimonianza di questa autentica vita cristiana donata a Dio ed all’umanità è perpetuata oggi dal marito, che ha scelto la via della castità nella vedovanza, il quale non si stanca di presenziare ad incontri e presentazioni pubbliche, così come di promuovere l’Associazione “Amici di Cristina Onlus” di Cinisello Balsamo (MI), che ha curato l’edizione del libro ed è impegnata da tempo a far conoscere la sua vita, la sua fede ed a far riscoprire, attraverso lei, la vera vocazione al matrimonio e alla famiglia.
Le “Giornate per Universitari” dell’I.V.E. sono frutto del rilevante lavoro d’insegnamento del Centro di Alti Studi “San Bruno” di Segni (Roma) e quello portato avanti dall’Istituto religioso argentino, soprattutto con la casa editrice “Edivi” di Segni. Sono pensate per giovani universitari e lavoratori tra i 18 e i 30 anni ma, in generale, sono anche aperte ad accogliere tutti coloro che vogliano ricevere una formazione salda ed avere gli strumenti necessari per conoscere e difendere le questioni della fede cattolica, in particolare nell’ambito della teologia fondamentale e della bioetica.

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