Manifesto di Bruxelles: al centro la vita e la famiglia

Gli autori e gli aderenti del “Manifesto di Bruxelles” chiedono, oltre al riconoscimento delle radici cristiane dell’Europa, la libertà religiosa

Gli autori e gli aderenti del “Manifesto di Bruxelles” chiedono, oltre al riconoscimento delle radici cristiane dell’Europa, «la libertà religiosa non soltanto individuale ma anche collettiva e sociale; il dialogo e la consultazione delle Chiese e delle Comunità dei credenti con le istituzioni europee; il rispetto dello statuto giuridico delle Chiese e delle istituzioni religiose così come esiste negli Stati membri. Chiediamo inoltre che sia riconosciuto il valore universale del principio della dignità della persona umana, (…) e della vita di ogni essere umano indipendentemente dalla sua fase di sviluppo. La famiglia, fondata sul matrimonio tra la donna e l’uomo, costituisce la cellula fondamentale della società. (…) Se i poteri pubblici, al servizio di tutti, devono prendere in considerazione le altre forme di vita comuni emergenti nella società, non possono tuttavia assimilarle sul piano giuridico con la famiglia così come è definita qui ed il cui carattere specifico deve essere preservato».

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