L’Olanda dice addio al Welfare State e alle sue «regole obsolete»

Lo ha annunciato ai suoi cittadini il re Guglielmo Alessandro. Ora c'è la "società della partecipazione" in cui ognuno è chiamato a occuparsi di sé e del suo entourage

L’Olanda abbandona il welfare state, eredità non più sostenibile nel ventunesimo secolo. I cittadini, pertanto, dovranno costruirsi da sé le loro reti sociali e di previdenza e trovare autonomamente garanzie economiche per affrontare il presente e il futuro. Ad annunciarlo è stato il re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro in occasione del suo primo discorso dal trono per l’approvazione del bilancio di previsione 2014.

UN MODELLO DEL PASSATO. Di fronte a un’economia che peggiora progressivamente, con un calo del Pil che a fine anno si attesterà oltre il -1 per cento, e alla necessità di dover ridurre il deficit, che l’anno prossimo dovrebbe salire al 3,9 per cento, il re (nella foto con la regina Màxima), così come pure i suoi sudditi, non potranno che accontentarsi di sole «prospettive di recupero».
Il capo di stato olandese, in un discorso che è stato il più lungo degli ultimi 10 anni, ha comunicato ai suoi sudditi che dovranno senza dubbio rinunciare al «welfare state con le sue regole obsolete» così come finora l’hanno conosciuto. Il «welfare state classico, quello della seconda metà del XX secolo», ha spiegato Guglielmo Alessandro, «si è sviluppato con le sue norme e regolamenti su di un terreno che non può più sostenerlo». Di certo non nelle «sue forme attuali». Ed è destinato a trasformarsi sempre più in una «società della partecipazione», ai componenti della quale sarà progressivamente richiesto di «assumersi le proprie personali responsabilità, per la propria vita e quella del proprio entourage».

ORA TAGLI E AUSTERITY. A preoccupare il sovrano, sul trono dal 30 aprile scorso in seguito all’abdicazione della regina Beatrice, sono soprattutto i problemi delle banche e l’indebitamento delle famiglie. Tagli e austerity, invece, segneranno il percorso di risanamento che il governo sta per mettere in atto. Per un totale di 30 miliardi complessivi. Il governo è già intervenuto con la forbice sulle spese sociali, della sanità e per la sicurezza. Mentre ancora non è dato sapere, riferisce Euronews, se tra i tagli rientreranno i 100 milioni spesi per mantenere la Casa reale, con tutti i suoi castelli e parate. La fiducia della popolazione nei confronti del governo, intanto, sta precipitando ai minimi storici. L’obiettivo è riportare il deficit per il 2014 almeno entro il 3,3 per cento.

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